LE PAGELLE DI TUTTOSPORT di Lunedì 28.11.05
Bolzano-Montecchio 2-1
BOLZANO ( 4- 4- 2): Cima 6; Armah 6.5 ( 42’ st Ghidoni ng), Ghione 6.5, Minnici 6 ( 33’ st Ottofaro ng), Celia 6; Franzoso 6, Bertotto 6, Salviato 6, Lucchini 6.5; Basile 6 ( 31’ st Sacco ng), Cosa 7.
All.: Gazzetta 6.5.
MONTECCHIO ( 4- 4- 2): Posocco 6; Nardi 6, Carraro 6, Dei Rossi 6.5, Girlanda 6 ( 36’ pt Lazzari 6); Corà 6 ( 36’ st Verzè ng), Lalli 6, Dalla Bona 6, Clementi 6; Fracasso 6 (42’ pt Cegalin 6), Pugliani 6.
All.: Ponente 6.
ARBITRO: Vallesi di Ascoli Piceno 5.5.
RETI: pt 13’ Cosa (B), 18’ Lalli (M), 47’ Lucchini ( B).
ESPULSO: st 20’ Cosa ( B).
LUNEDI 28 NOVEMBRE 2005
Il Bolzano sgombra il campo e trova la vittoria
Cosa protagonista nel bene (suo il gol del vantaggio) e nel male (si fa espellere)
Matura nel primo tempo il chiaro successo dei padroni di casa contro il Montecchio
di Andrea Anselmi
BOLZANO. Il Bolzano sgombera il campo. Dalla neve (operazione portata a termine in extremis) e dai rimpianti di San Vito al Tagliamento, dove la sconfitta era stata gravida di (legittime) contestazioni all’indirizzo della direzione arbitrale. Acqua passata per effetto della vittoria di ieri sul Montecchio, colpo di spugna che cancella i brutti (e recenti) ricordi e che ripropone un Bolzano in orbita primato, complici risultati e rinvii sugli altri campi. Ma il 2-1 firmato da Cosa e da super Lucchini frutta soprattutto il sorpasso sul Trentino, rendendo ancora più stimolante il derby di mercoledì al «Briamasco», dove mancherà Cosa, fattosi espellere ingenuamente a metà ripresa.
Fortuna che, nel momento della inferiorità numerica, il Bolzano era già avanti 2-1 in virtù delle marcature di Cosa (promosso titolare da Gazzetta in considerazione del campo pesante e dell’esigenza di un peso massimo in attacco) e da Lucchini, che nel recupero di primo tempo ha riportato in vantaggio il Bolzano dopo il momentaneo (e quasi immediato) pareggio del Montecchio con Lally.
A condurre in porto una vittoria pesantissima ci ha poi pensato, nel finale di gara, la proverbiale solidità difensiva dei biancorossi, con Salviato che ha mostrato di valere i gradi di capitano, riassumendo col suo carisma ed il suo ardore agonistico la massima secondo la quale “quando il gioco si fa duro, i duri vengono a galla”. Intendiamoci, i 21 anni di militanza in biancorosso dell’ottimo Franzoso meritano rispetto, ma i motti di sdegno letti ed ascoltati a più riprese per la consegna della fascia a Salviato appaiono fuori luogo.
Più costruttiva, invece, una tiratina di orecchi a Francesco Cosa, che ha macchiato un’ottima prestazione in qualità di perno dell’attacco biancorosso con la disattenzione in marcatura sul gol del Montecchio e - soprattutto - con l’espulsione che al 22’ della ripresa ha messo a rischio la vittoria del Bolzano. È vero che la segnalazione del guardalinee è arrivata in ritardo (l’arbitro aveva sorvolato sulla scaramuccia con Lally e stava facendo riprendere il gioco). Ed è altrettanto vero che andava espulso anche il giocatore del Montecchio. Ma Cosa non è un ragazzino, e l’esperienza dei suoi 33 anni avrebbe dovuto renderlo impermeabile alle provocazioni di Lally.
Diciamo questo perché il Cosa visto ieri sarebbe tornato molto comodo a mister Gazzetta anche nel derby di mercoledì al «Briamasco», dove tutto il peso dell’attacco ricadrà ancora una volta sulle spalle del solo Lucchini, anche ieri monumentale per qualità e quantità di giocate.
La vittoria contro il Montecchio è maturata, numericamente, nei primi 45 minuti di gioco, dove il Bolzano ha segnato il solco con una buona intensità di manovra che ha saputo ovviare alla poca qualità del centrocampo biancorosso - imperniato sulla “banda bassotti” Celia-Minici-Bertotto - attraverso l’intelligente ricorso alle palle lunghe per le efficaci sponde aeree del già elogiato Cosa.
Dopo le schermaglie iniziali, Bolzano in vantaggio al 12’ con Cosa che chiude in gol uno splendido triangolo aereo con Lucchini. Pareggio, però, immediato del Montecchio a firma di Lally, che lasciato colpevolmente solo da Cosa incorna in rete su spiovente da calcio d’angolo. Poi Bolzano ancora avanti con due occasioni (ghiottissima la prima) sciupate da Basile. Ma - prima dell’intervallo - ci pensa Lucchini a riportare avanti il Bolzano, con zampata in mischia susseguente ad una punizione di Ghione.
Nella ripresa il Bolzano amministra e rischia poco anche dopo l’espulsione di Cosa, con Lucchini che recrimina per uno strepitoso assolo personale non suggellato col gol. Ma il 2-1 basta e avanza per vincere e salire al 2º posto. In attesa del derby.
LE PAGELLE
Cima 6,5 - In una partita dove - oltre al gol sul quale risulta incolpevole - subisce appena due tiri in porta, riesce comunque a distinguersi per padronanza del ruolo sui tiri di Clementi e Lally.
Ghione 7 - Mezzo punto in più per il suo bellissimo sito (www.matteo-ghione.it). Roba che neanche Roberto Baggio. In campo, primo tempo propositivo con molte sgroppate in fascia. Ripresa di buon contenimento, finale in riserva.
Franzoso 6 - Meno sicuro del solito, ma comunque presente nel match.
Salviato 6,5 - Veniali sbavature qui e là, ma è maestoso nel finale, dove chiude ogni varco.
Armah 6,5 - Prima e unica smagliatura nel finale di gara. Per il resto sicuro. E poi avvia l’azione del 1º gol. Dal 43’st Ghidoni sv
Celia 6 - Corsa, contrasti e recuperi. Non gli si può chiedere la qualità.
Minici 5,5 - Leggero e poco geometrico. A tratti pure disordinato tatticamemte. Dal 34’st Ottofaro sv
Bertotto 6 - Presidia bene la sua fascia nelle due fasi, quella propositiva e quella di contenimento. Ma è meno arrembante del solito.
Basile 6 - In crescita rispetto alle ultime opache prove. Buoni guizzi e tocchi sapienti, con poche pause. Peccato che fallisca una ghiotta palla-gol nel primo tempo. Dal 30’st Sacco 6.
Lucchini 7,5 - Pronto per tornare in C. Assiste Cosa sul primo gol, segna il raddoppio e sfiora la doppietta personale con una progressione di 40 metri da applausi. In più lotta, difende palloni e “allunga” la squadra.
Cosa 6 - Ottimo lavoro di sponda, bel gol, ma anche due ingenuità (vedi gol ospite ed espulsione) che gli abbassano la media. (ans)
LE INTERVISTE Già si pensa al match del Briamasco
«E mercoledì c’è il derby a Trento»
Il presidente Murano recrimina sul “rosso”: «Non condivido»
BOLZANO. Sbollita la rabbia per l’espulsione di Cosa («Siamo stufi di essere torteggiati dagli arbitri!»), il presidente Murano si gode la vittoria ed il ritorno in orbita primato, proiettandosi già in clima derby con una simpatica frecciatina a mister Maraner, che nei giorni scorsi aveva manifestato un desiderio di rivincita nei confronti del Bolzano, “giustiziere” del Trentino in Coppa Italia ad inizio settembre. «Maraner vuole togliersi qualche sassolino dalla scarpa nel derby contro il Bolzano? Aspetti a dirlo, perché mercoledì sera potrebbe ritrovarsi un sassolone, nella scarpa... Sì, noi andiamo a Trento per vincere. Avevate dubbi? È da questa estate che ripeto alla nausea i nostri propositi, diciamo così, bellicosi: il Bolzano vuole provare a vincere questo campionato e quindi proverà a fare bottino pieno anche a Trento, pur consapevole che di fronte avrà un avversario forte, guidato da un allenatore che sa il fatto suo».
Anche Gazzetta si lascia contagiare dal clima (pre)derby. «Questa vittoria ci permette di andare a Trento in una condizione psicologica ottimale. Loro dovranno fare risultato ad ogni costo dopo la sconfitta di Rovigo. Noi, invece, abbiamo meno da perdere. E scrivete pure che il Bolzano potrebbe anche cambiare modulo», aggiunge - sornione - lo “Sceriffo di Mira”, che crede molto nella pretattica.
Con il presidente Murano si torna sull’espulsione di Cosa. «Un provvedimento che non condivido, perché la segnalazione del guardalinee è arrivata quando il gioco stava ormai riprendendo. Se Cosa avesse davvero commesso una scorrettezza, avrebbe dovuto richiamare subito l’attenzione dell’arbitro e non aspettare un quarto d’ora (voluta esagerazione, ndr)».
«E se proprio voleva sanzionare qualcosa - aggiunge Gazzetta - avrebbe dovuto espellere anche Lally». Che - secondo testimonianza di Cosa - “mi ha sputato addosso”.
Vabbè, ci sono vittoria e 2º posto a consolare tutti. (ans)
LUNEDI 28 NOVEMBRE 2005
Cosa e Lucchini stendono il Montecchio
Il Bolzano ritorna al successo
È secondo a un punto dal Rovigo
di Sergio Trabalza
BOLZANO - Non è stata solo la partita Bolzano – Montecchio Maggiore, finita 2 a 1 per i bolzanini, quella andata in scena ieri allo stadio Druso nel capoluogo altoatesino. Ma è stata anche la gara per spalare quella neve che da venerdì sera si era posata sul manto erboso del campo da gioco.
Nell´incontro vero, hanno avuto la meglio i ragazzi dell´allenatore Ennio Gazzetta. Che, nel primo tempo, hanno fatto capitolare la difesa dei vicentini due volte: la prima con Cosa al 12´, la seconda con Lucchini al 47´.
Ma, non è tutto, perché il pareggio degli ospiti veneti non si è fatto attendere, arrivando con Lalli al 18´. Questa, la partita fisica e sportiva nella sua sintesi.
L´altra gara, invece, ha riguardato il maltempo e, si è conclusa solo dopo mezzogiorno, quando il mezzo del Comune di Bolzano ha ripulito il Druso dalla neve.
Ma, la battaglia contro il maltempo, ha dato molto da fare. Già sabato pomeriggio alle 15, il presidente biancorosso Franco Murano affermava al nostro giornale, che riguardo la gara del giorno dopo non ci sarebbe stato problema alcuno, in quanto la stessa, si sarebbe svolta regolarmente.
Infatti, nel primo pomeriggio di sabato, i tecnici del Comune bolzanino avevano già liberato il manto erboso dalla bianca coltre. Murano e Comune, però, non avevano fatto i conti con Giove Pluvio (in realtà meglio sarebbe definirlo Niveo in questo caso), che nella nottata fra sabato e domenica, non acqua aveva mandato, bensì ancora neve.
Non molta ma, quel tanto che bastava per depositare sul terreno da gioco altri sette od otto centimetri di neve fresca. Intanto, il giorno dopo di mattina presto ovvero domenica, puntuale arriva il pullman con la comitiva biancorossa del Montecchio.
Scesi dal mezzo, i dirigenti veneti constatato che c´era ancora neve in campo, sfregandosi le mani e rallegrandosi, consideravano già rimandata la gara. E senza tanti complimenti, avvisavano subito Franco Murano, che loro non avrebbero giocato.
Siccome i vicentini erano inamovibili nella loro decisione, a Murano non è rimasto altro che telefonare ai giornalisti di casa, annunciando che non si sarebbe giocato. Quatto quatto, però, Murano, diffidando gli ospiti dall´andarsene, li invitava a rimanere a disposizione dell´arbitro.
Il Comune poi, in fretta e furia provvedeva a mandare di nuovo il muletto aspira neve. Così, gli operai, lavorando sodo alle 12, 30 avevano del tutto sgomberato il campo. Tanto che, alle 14.30, l´arbitro Vallesi di Ascoli Piceno, constatato che non c´era più neve sul manto erboso del Druso, ha dato il via alla gara.
Si è quindi potuto assistere al match che, a conti fatti, ha confermato il buon assetto del Bolzano. Gli altoatesini, reduci dal ko della scorsa giornata, sono riusciti a portare a casa i tre punti e a rimanere nelle posizione di vertice. Sono secondi, in coabitazione, e a un solo punto dal primo posto.
La partita si è dimostrata subito spigolosa e maschia. Ma al 12´, ad innervosire ancor più gli ospiti, è arrivato il gol di Cosa. Pareggiato al 18´, grazie ad uno svarione difensivo di Salviato, da Lalli.
Ma poi al 47´, su punizione di Ghione, c´è stata una combinazione Lucchini-Cosa-Lucchini, con il bomber altoatesino che segnava il 2 a 1.
Nella ripresa, il Montecchio poi, le provava tutte per passare ma, è stato ancora il Bolzano ad avere a palla del 3 a 1 al 35´. Lucchini ancora lui, invece che mettere la palla in rete, sprecava su Posocco in uscita il possibile gol della sicurezza.
LE PAGELLE
CIMA 6,5
Incolpevole sulla stoccata di Lalli, sfuggito a Salviato. Per il resto è puntuale.
ARMAH 6,5
Pronto ed attento, ha fatto da argine alle poche sfuriate degli ospiti.
Prima occupandosi di Clementi e poi di Pugliani, che sono stati quasi annullati.
GHIONE 6,5
«Jimmy», il baby classe 1987, cresce partita dopo partita. Dall´alto dei suoi 1, 96 metri di altezza, ha svettato in lungo ed in largo, prima rompendo gli schemi avversari e, poi, impostando buone palle per Lucchini e Cosa.
MINICI 6
Altro giovane classe 1987 che si sta imponendo come stopper di centrocampo. Duro e puro, se si smalizia saranno dolori per gli tutti. Molto aggressivo, ha giocato buoni palloni.
CELIA 6,5
Nel ruolo di metronomo di centro campo. Contro di lui si sono accaniti i due mastini vicentini Dei Rossi e Ghirlanda, giocatori che lui però conosce bene e quindi, che poco hanno fatto.
FRANZOSO 6,5
Il capitano, anche se Gazzetta gli preferisce per questo compito Salviato, è la rivelazione di questo inizio stagione. Demotivato lo scorso anno per troppa panchina, quest´anno è una pedina fondamentale della difesa.
BERTOTTO 6
Il tamburino tanto caro al mister, che lo impiega o in difesa o sulla fascia sinistra, è il più dinamico della compagnia. Porta acqua e malta alla costruzione della casa comune.
SALVIATO 6
Qualche lentezza di troppo, specialmente per aver lasciato solo Lalli in occasione del gol del pareggio ospite. Mezzo punto in meno per questo.
LUCCHINI 7
Il Bolzano è Lucchini dipendente. Sono suoi i gol che tengono il biancorossi ai vertici della classifica. Senza Masè e Olivari soffre, perché con i loro assist va spesso in rete.
BASILE 6
Alterna luci ed ombre ma, sulla sua bravura non si discute. Il ragazzo calabrese (22 anni) si è sposato da poco e forse ciò lo appanna un po´ troppo.
COSA 6, 5
Cosa ha combinato il goleador bolzanino fermato dal guardalinee sinistro Paris? Niente, ma è stato ugualmente punito
SACCO (dal 30´ st), OTTOFARO (dal 34´st) GHIDONI (dal 44´st) tutti senza voto
Ser. Trab.
INTERVISTE/
Gazzetta soddisfatto per i tre punti, non per il «rosso» a Cosa.
«Meritiamo più rispetto dagli arbitri»
Murano ringrazia gli spalatori
La partita rischiava di non iniziare. «Comune encomiabile»
BOLZANO - La partita molto maschia e nervosa, ha coinvolto un po´ tutti. Bolzanini e vicentini non si sono risparmiati parolacce, spintoni e qualche calcione di troppo. L´arbitro Vallesi di Ascoli Piceno poi ha fischiato falli su falli ai padroni di casa e pochi altri agli ospiti, che hanno giocato molto duro. Uno dei due guardalinee poi, al 23´del secondo tempo vedeva uno sputo di Cosa, ai danni di Lalli. Così, dopo aver consultato il guardalinee, il direttore Vallesi, espelleva Cosa. Per fortuna, che, la partita è finita poi con la vittoria del Bolzano. Se no, chissà cosa sarebbe successo.
E´ proprio il mister bolzanino, il più arrabbiato di tutti. Ascoltiamolo. «Per noi – afferma Ennio Gazzetta - ogni domenica è una battaglia. Credo che sia stata una vittoria meritata, per quello che abbiamo costruito e per quello che abbiamo dissipato. Praticamente, il Bolzano, gioca sempre fuori casa, anche quando, gioca in casa. Non siamo tutelati in niente e per niente. Noi meritiamo dalle terne arbitrali più rispetto. Vallesi, l´arbitro, aveva visto tutto, cioè che Cosa non aveva sputato a Lalli. Invece che prendere lui la decisione, ha chiesto al guardalinee». Molto arrabbiato anche il presidente Franco Murano. «Ogni domenica - sbotta - subiamo colossali torti. Oramai non ci dobbiamo più scandalizzare di quello che a favore o sfavore ci succede. La cosa che però mi da maggiormente fastidio, sono gli atteggiamenti della terne arbitrali. E´ una cosa che non riusciamo più a sopportare. Domenica scorsa contro la Sanvitese, abbiamo subito una sconfitta per 2 a 1 grazie ad un rigore inesistente. Adesso l´espulsione di Cosa, reo di aver sputato su Lalli, cosa non vera».
Presidente, una grande battaglia anche per spalare la neve dal Druso, no? «Certo, devo assolutamente dire grazie al Comune di Bolzano. Hanno fatto un lavoro encomiabile. La neve è caduta fino alle 23 di sabato. E già nelle prime ore di domenica i tecnici comunali erano allo stadio a lavorare. Tante grazie…per averci permesso di giocare questa gara per noi molto importante. Oberati da impegni infrasettimanali come siamo, non ci potevamo appesantire ulteriormente il calendario. Per ora godiamoci questo successo. Poi, in settimana, penseremo pure al derby con il Trentino»
Ser. Trab.