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F.C. BOLZANO BOZEN 1996   
CAMPIONATO SERIE D 2005/06 - Girone D  
 
14° GIORNATA (recupero)
Mercoledì 14.12.05
TRENTINO : BOLZANO  1
- 2
 

RASSEGNA STAMPA


Grande vittoria biancorossa al Briamasco di Trento,dove si è disputato il recupero dell'atteso "Derby" rinviato (causa neve) il 30 Novembre scorso. Giornata decisamente "NO" per Ghione...prestazione inspiegabilmente al di sotto del suo normale standard di rendimento, specialmente nel primo tempo...meglio nella ripresa. Matteo si consola con il successo della squadra e pensa gia' all' importantissimo incontro di domenica prossima a Rovigo.(M.G.O.W) 
Ghione in "tackle" nel Derby - foto Alto Adige -
Altri recuperi: Belluno-Mezzocorona 3-1 - Vallagarina-Sanvitese 5-1  



Giovedì 15 Dicembre 2005

Un Bolzano «killer» colpisce il Trentino al cuore
I biancorossi conquistano il derby grazie a una magia di Olivari e a un rigore di Cosa
Il Trentino rinuncia a Baiana, Onorato e Piperissa e scende in campo con sei under
di Alberto Frioli

TRENTO. Piove sul bagnato ed il cielo rimane gonfio di nuvoloni. Anche il terzo tentativo di Fabio Sala di far punti è fallito. Il Bolzano ha espugnato il Briamasco per 2 a 1, vittoria meritata ma sconfitta troppo severa per i “cugini”. I biancorossi hanno saputo capitalizzare, grazie ad un grande Cima, due delle quattro occasioni costruite. I gialloblù hanno segnato con Turri il provvisorio pareggio. Ritrovatisi in svantaggio, hanno sbagliato almeno cinque altre occasioni. Il pari sarebbe stato risultato più giusto per l’impegno, la ritrovata grinta e vena di gioco di un Trentino però troppo “verde”, in campo con sei Under contro un Bolzano solido, motivato e completo.
All’annunciata rinuncia a scendere in campo di Baiana ed a quella nell’aria di Onorato, si è aggiunta poco prima della gara quella di Piperissa. I tre, per vari motivi, non se la sentivano di giocare, rifiutando anche la panchina e prendendo posto in tribuna accanto al preparatore Andrea Tonelli che non riusciva a nascondere le lacrime. Il quadretto, probabilmente raro anche nel calcio femminile, collocava già il derby in una cornice di sconcerto e malinconia. E dire che erano i tre acquisti estivi che dovevano fare la differenza nella squadra voluta da Maraner.

Lo stoico Sala non ha potuto fare altro, in piena emergenza, che pescare tra gli Under, innestandoli sulla dorsale degli esperti Volani, Migliorini, Turri appena bilanciata all’esterno da Ottofaro e Nicolini.
Gazzetta non aveva di questi problemi. Anzi ha potuto avanzare molto sull’esterno Olivari, uno degli ex mentre l’altro ex aquilotto Celia si assumeva il compito di spegnere la regia di Migliorini.
Chi si aspettava un Trentino malfermo sul terreno scivoloso del Briamasco è rimasto deluso. All’8 Nicolini ha lanciato corto di un niente Turri oltre i difensori. All’11’ Furlan ha messo in mezzo un cross che Nicolini girava debolmente tra le braccia del portiere. Al 25’ un pericoloso cross di Ottofaro obbligava Cima ad allungarsi in tuffo a precedere Turri. Il gioco gialloblù piaceva, ma non riusciva a nascondere nella manovra collettiva quel tocco di Primavera che gli derivava dalla verde età di tanti suoi protagonisti. Ci mettevano l’anima, non riuscivano ad imporre l’attimo di cattiveria o di fortuna che strappa il gol.
È quel che ha fatto, invece, il Bolzano. Attendista e quasi risparmioso fino a quel momento, alla mezz’ora ha alzato i ritmi. Un elegante “cucchiaio” di Sacco invitava Lucchini oltre la difesa gialloblù. Salviato (31’) liberava sulla linea bianca il tocco del centravanti biancorosso già oltre Romano. Era la prova generale del gol creato al 35’ con una delle magie nel repertorio di Olivari: dribbling di tacco su Salviato e puntata maligna ad anticipare la chiusura in scivolata del portiere.
Il derby poteva chiudersi al 44’ se, ancora Salviato, protagonista nel bene e nel male in difesa, non avesse preceduto già pronto ad una facile girata di testa.
Il Trentino è tornato in campo con Di Biase per l’infortunato Scoppetta ed ha ripreso la sua manovra frizzante se non graffiante, forse un primo indice della mano di Sala. Il premio arrivava al 12’. Veronese scendeva irruente sulla, metteva in mezzo per Nicolini la cui conclusione era respinta alla bell’e meglio da Cima, ieri il migliore in campo. Sulla ribattuta il sinistro di Turri, quasi un rigore in movimento, non perdonava. Ma il flirt del Briamasco con la sua squadra durava però appena quattro minuti. In un batti e ribatti ravvicinato tra Salviato e Cosa, l’arbitro coglieva un “gancio” a terra del difensore e lo stesso Cosa (16’) trasformava con sicurezza un rigore classico.
Il Trentino ha provato a forzare un Bolzano che poteva stringer le maglie in copertura. Dove non è arrivata l’attenta difesa, ci ha pensato Cima. Al 19’ parando di piede su Turri, al 23’ vedendosi graziato da Turri che girava da due passi sul fondo una respinta su staffilata di Nicolini, al 31’ opponendosi con il corpo a Lavrendi dopo aver perso palla su potente calcio piazzato rasoterra di Furlan. Agile e tempista, infine, il portiere biancorosso al 46’ nel precedere il tocco di Nicolini e salvando ai suoi un successo generoso anche se meritato. Per il Trentino il calvario continua. Tra tre giorni arriva la Manzanese e mancheranno per squalifica Volani ed Ottofaro.


Le Pagelle

Cima 7,5: blinda la porta bolzanina con due autentici miracoli come dire “di qui non si passa”. Istintivo al 65’ quando annichilisce Turri deviando di piede, provvidenziale al 91’ quando anticipa Nicolini. Incolpevole sul gol, come si direbbe oltre Manica: man of the match.
Armah 6: soffre le folate di Furlan, ma combatte gagliardo fino all’ultimo.
Ghione 5,5: l’italo brasiliano scuola Juve è schiacciato dal duo Ottofaro-Veronese e perde la bussola in più d’un occasione.
Minici 5,5: uomo d’ordine in mezzo al campo, fa legna ma si limita ad un compito elementare.
Celia 6: nel primo tempo toglie fiato e idee a Migliorini con un buon pressing. Cala alla distanza anche per l’assedio gialloblù.
Franzoso 7: scuce il gioco avversario e ricama l’assit per il gol di Olivari.
Olivari 7: nel primo tempo è l’anima del Bolzano. Sprinta in fascia e trova il gol dell’ex con dribbling di tacco su Scopetta e tunnel a Romano. Impalpabile nella ripresa.
Salviato 6,5: una sicurezza (dal 41’st Ottofaro sv).
Lucchini 6,5: nullo fino al 30’, si fa vedere per un pallonetto che Salviato salva sulla linea e per uno slalom che fa impazzire la difesa trentina (dal 8’st Bertotto 6: ordinato).
Sacco 6: gioca a tutto campo per liberare la sua fantasia. Ci riesce al 30’con un assist d’oro per Lucchini. (dal 16’st Basile sv).
Cosa 6,5: inizia in sordina, poi scalda il feeling con Lucchini. È scaltro a procurarsi il rigore decisivo che poi realizza impeccabilmente. (j.t.)

                                   
Le interviste

Murano: «Un momento magico, forse è l’anno buono»
Volani: «Un periodaccio»
Sala: «Chi ha chiesto di andar via non era in grado di giocare»
L’ex di turno Olivari Uno strano sapore segnare al Briamasco dove ho vissuto bene

di Antonio Falzolgher e di Jacopo Tomasi

TRENTO. Sentimenti opposti nel dopo partita. Se nel Bolzano la soddisfazione è evidente, cortesemente contenuta per il dramma umano e sportivo che vive l’avversario, tra i gialloblù c’è scoramento è evidente. Non poteva essere altrimenti alla terza sconfitta consecutiva arrivata nonostantre una grinta e una voglia di vincere che non si vedevano da settimane. Fabio Sala è quasi incredulo: «Sul piano del gioco oggi sono molto, molto soddisfatto. Non si dovrebbe parlare di sfortuna, ma francamente loro con un tiro e mezzo in porta hanno fatto due gol, mentre noi abbiamo creato l’inimmaginabile senza riuscire a concretizzare. Sono davvero orgoglioso di questa squadra».
Il ritorno ad un atteggiamento aggressivo è coinciso con la rivoluzione nella formazione.
Ma cosa è successo con Onorato, Baiana e Piperissa?
«Qualcuno di loro ha chiesto di andare via. Non ritenevo quindi che fossero nelle condizioni di giocare. Se dovessero rimanere lo dovranno fare ritrovando la necessaria serenità».
Nicolini malconcio per una botta al piede, resta: «A meno che non mi caccino, io da qui non mi muovo!».
Per capitan Volani «oggi ci sarebbe stato stretto addirittura il pareggio, è davvero un periodaccio».
Turri, autore del gol del momentaneo pareggio, Turri, non si fa vedere. È finito al pronto soccorso di Villa Igea per una mano malconcia. Non essendosi infortunato in gara, ha probabilmente trovare altri modi per sfogare la sua rabbia dopo un derby così sfortunato. Adesso rischia di star fermo domenica, quando mancheranno anche Volani ed Ottofaro per squalifica.
La vittoria nel derby “stappa” la gioia del presidente biancorosso Franco Murano. «Questa vittoria ci mette qualche idea strana in testa perché non ci è capitato spesso di vincere a Trento. Dobbiamo sfruttare il momento magico, chissà che non sia l’anno buono per la promozione in Serie C». Poi, si fa sfuggire una promessa. «Se dovessimo vincere a Rovigo cambierebbero i nostri programmi e metterei mano al portafoglio».
Per Piperissa e Baiana che hanno detto addio al Trentino? Murano sorride. Lui di ex ne ha già abbastanza ed uno, ieri, è stato anche decisivo. Giambattista Olivari è stato autore di un’ottima prestazione e del gran gol che ha aperto le marcature. «Ha un sapore strano venire a segnare da avversario al Briamasco dove ho passato bei momenti. Ora però gioco nel Bolzano e devo pensare al bene della squadra, anche se mi spiace per la situazione che sta attraversando il Trentino. Un altro ex era Luca Celia. «Forse il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, ma il calcio è fatto di episodi. Mi spiace per il Trentino perché ho visto una buona squadra che credo stia pagando a caro prezzo un momento-no».
È soddisfatto anche mister Ennio Gazzetta, che però cerca di misurare l’entusiasmo. «La vittoria a Trento è sempre un risultato importante. Nel primo tempo abbiamo giocato con una buona intensità, nella ripresa siamo stati bravi a resistere all’agonismo del Trentino sopperendo con la buona volontà a diverse problematiche». Poi un pensiero per gli avversari sconfitti. «Sentivo parlare di una squadra allo sbando, invece ho trovato un avversario determinato che ci ha messo in difficoltà. Ed ammetto che, senza le parate di Cima, il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto».

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