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F.C. BOLZANO BOZEN 1996   
CAMPIONATO SERIE D 2005/06 - Girone D  
 
24
° GIORNATA
Mercoledì 01.02.06
COLOGNA VENETA : BOLZANO 2 - 3
 

RASSEGNA STAMPA


GHIONE SEGNA DI TESTA AL QUINTO MINUTO DEL PRIMO TEMPO IL SUO PRIMO GOL UFFICIALE CON LA MAGLIA DEL BOLZANO che vince anche nella trasferta di Cologna Veneta consolidando il terzo posto in classifica. I biancorossi rosicchiano 2 punti a Rovigo e Tamai che impattano entrambe rispettivamente contro il Belluno e la Sambonifacese.  (M.G.O.W.)



LE PAGELLE di Giovedì 02 Febbraio 2006    

Cologna-Bolzano 2-3

COLOGNA (4-4-2): Girelli 5.5; Zadra 5.5, Vanzo 6, Da Silveira 6, Parise 5.5; Vitagliano 6, Trolese 6 (26’ st Sinigaglia 6.5), Bellomi 6, Rossetti 5.5 (1’ st Zuccon 5.5); Bedin 6, Borin 6 (12’ st Trevisan 6).
A disp.: Marini, Virzi, Morin, Esposito. All.: Boni.

BOLZANO (4-4-2): Cima 6; Armah 6, Ghione 6.5, Sacco 6.5 (25’ st Ottofaro 6), Celia 6; Valenti 6, Minici 6, Salviato 6 (1’ st Franzoso 6), Lucchini 6.5 (28’ st Scarati 6); Basile 6, Cosa 6.5.
A disp.: Psenner, Olivari, Beha, Perri. All.: Gazzetta.

ARBITRO: Romani di Modena.
RETI:
pt 5’ Ghione (B); st 3’ Lucchini (B), 25’ Cosa (B), 35’ Sinigaglia (C), 40’ Vitagliano (C).
NOTE: ammoniti Trolese, Lucchini. Rossetti in uno scontro di gioco con Celia ha battuto la testa riportando un forte trauma cranico. L’attaccante stato ricoverato all’ospedale di Verona con prognosi di 48 ore.



Giovedì
02 Febbraio 2006

Il Bolzano lancia l’inseguimento alla capolista
Si afferma sul difficile campo di Cologna Veneta e rosicchia due punti al Rovigo
In vantaggio di tre gol i biancorossi subiscono due reti nel finale e soffrono


 COLOGNA VENETA. Vittoria al cardiopalma per il Bolzano sul campo del Cologna Veneta. Gli uomini di Gazzetta si sono imposti per 3-2 al termine di un match facilmente controllato fino al quarto d’ora finale, quando i padroni di casa stavano per tirare un brutto scherzo ai biancorossi. A metà ripresa, infatti, avanti sul 3-0, il Bolzano ha pensato che la partita fosse chiusa, sottovalutando così il veemente ritorno degli avversari che stava per mandare all’aria un successo ormai scritto. Passato comunque lo spavento, i bolzanini tornano a casa soddisfatti.
Il Bolzano parte subito forte tanto che agli uomini di Gazzetta bastano solo cinque minuti per passare in vantaggio: calcio d’angolo di Salvato, Ghione anticipa tutti e di testa insacca alle spalle di Girelli. Il Cologna sembra non accusare il colpo e dopo essersi riorganizzato si porta in avanti per cercare la parità. Ma se il Bolzano porta a casa i tre punti deve dire grazie a uno strepitoso Cima, che para tutto salvando la propria porta.
A parte però queste fiammate, il Bolzano controlla agevolmente il match e anche se spesso lascia l’iniziativa in mano agli avversari fa in modo che i loro attacchi si rivelino sterili. Il vantaggio ottenuto a inizio partita è troppo prezioso per essere sprecato e così i biancorossi assumono un atteggiamento sornione. Il primo tempo si conclude però sullo 0-1. Nella ripresa il Bolzano riprende da dove aveva lasciato e dopo appena un minuto arriva il gol del raddoppio. Gran parte del merito, bisogna riconoscerlo, va alla retroguardia gialloblù che compie l’ennesimo errore e permette a Lucchini di presentarsi davanti a Girelli. Per il giocatore trentino è un gioco da ragazzi insaccare la rete del 2-0. La formazione veneta non si dà ancora per vinta e quattro minuti dopo potrebbe avere la possibilità di accorciare le distanze ma l’arbitro ritiene che il fallo su Bedin è fuori area e anzichè assegnare il rigore fischia solo la punizione dal limite. I dubbi rimangono. La partita segue l’andamento del primo tempo, con il Cologna che si tuffa in avanti e il Bolzano che risponde in contropiede. E alla mezz’ora la tattica di Gazzetta funziona ancora: palla rubata a centrocampo e verticalizzazione per il solito Lucchini che stavolta, lanciato a rete, viene atterrato dall’estremo difensore Girelli. Sul dischetto si porta Cosa che dagli undici metri non sbaglia, spiazzando il portiere e portando il Bolzano sul 3-0. A questo punto per i trentini è inevitabile un calo di concentrazione, perchè vincere con tre reti di scarto quando mancano poco più di quindici minuti al termine significa aver chiuso il discorso in anticipo. Al Cologna non pare vero, si aprono nuovi spazi e il forcing finale riaccende le speranze.
Al 37’, sulla corta respinta di Cima su tiro di Zuccon, arriva il gol di Sinigaglia, e sei minuti dopo, con un’azione personale, Vitagliano accorcia ancora le distanze. Gli ultimi sei minuti sono davvero di paura per il Bolzano, che sembra svegliarsi all’improvviso da un torpore che si stava trasformando in un incubo. Il Cologna tira fuori le ultime energie per centrare l’impresa ma alla fine Gazzetta può tirare un sospiro di sollievo e tornare a casa con il bottino pieno.


Le Pagelle

Cima 7: due parate importanti nel primo tempo che salvavano il risultato. Sicuro e tranquillo.
Armah 6.5: buon giovane, bella prestazione. Disinvolto in chiusura, brillante anche in appoggio.
Ghione 7: forte fisicamente, sfrutta il fisico per anticipare gli avversari di testa. Nel disimpegno non ha deluso le attese.
Sacco 6.5: centrale che si è distinto in fase difensiva. Molto bravo a cambiar gioco su entrambi i lati. Prova senza errori.
Ottofaro 6: incontrista con piedi buoni. Ha dato respiro alla manovra.
Celia 7.5: novanta minuti di grande sostanza. Il gioco del Bolzano passa sempre dai suoi piedi: bravo in chiusura e anche in fase di impostazione.
Valenti 6.5: centrale difensivo che ha giocato una gara attenta anche se talvolta macchiata da qualche fallo inutile.
Minici 6.5: esterno molto veloce, sempre presente in fase offensiva.
Salviato 6.5: faro di centrocampo, buon incontrista. Sa far girare bene la palla, sempre in posizione sia in fase difensiva che propositiva.
Franzoso 6: pochi minuti in campo ma ottimi movimenti.
Lucchini 6.5: si procura un calcio di rigore, sua la rete del raddoppio per il Bolzano. Prova superlativa: grande movimento e lucidità davanti alla porta.
Scaratti 6: buon gioco solo a sprazzi, forse l’emozione non lo ha messo in condizione di esprimersi al meglio.
Basile 6: in appoggio alle puntem tanto movimento ma non ha dimostrato di essere all’altezza dei suoi compagni di reparto.
Cosa 6.5: fisicamente eccezionale. Spina nel fianco per i difendori avversari. Firma il terzo gol dagli undici metri: sa difendere palla e aspetta i tempi della squadra.


Le interviste 
MISTER GAZZETTA SODDISFATTO
«Una vittoria importante su uno dei campi più difficili»

COLOGNA VENETA. Tre punti di speranza. Sono quelli raccolti dal Bolzano sul difficile campo del Cologna Veneta. I pareggi di Rovigo e Tamai, il terzo posto a pari punti con la Sanvitese, le prospettive di un futuro tranquillo all’inseguimento della vita. Questo ed altro nei pensieri di Ennio Gazzetta, l’allenatore che sta portando il Bolzano a livelli impensabili.
“Su uno dei campi più caldi del girone - attacca il mister bolzanino - siamo stati veramente bravi a sbloccare subito il risultato ed a difendere il vantaggio fino alla fine del primo tempo. Nella ripresa pronti via ed abbiamo realizzato il raddoppio quindi il tris. Sapevamo delle difficoltà di una trasferta del genere e del valore della squadra avversaria, ecco perchè devo fare i complimenti ai miei ragazzi per come hanno interpretato la gara”.
Sul 3-0 il Bolzano si è sentito un pò troppo sicuro ed ha concesso al Cologna Veneta due gol per riaprire la partita. “È stato un inferno prosegue il tecnico difendere questo risultato poichè loro hanno trovato coraggio dalla rimonta che stavano facendo tanto che alla fine ho tirato un sospiro di sollievo”. La spiegazione è subito pronta. “È da un mese che giochiamo ogni tre giorni e non è facile conservare immutate le energie fisiche e nervose. Per fortuna, per adesso, le cose stanno volgendo come vogliamo, però dobbiamo continuare a fare la massima attenzione”. All’orizzonte ci sono due partite importantissime con Belluno e Cervia. “Serve morale ed impegno. In classifica siamo ben messi, con ciò voglio dire che faremo il nostro dovere fino in fondo cercando di sfruttare ogni passo falso delle battistrada. Con 8 punti da recuperare tutto è ancora possibile”.
L’importante è continuare su questa strada....
“Dobbiamo tirare il fiato ma non è possibile in questo momento poichè ci sono due partite in rapida sequenza che chiariranno le nostre ambizioni. Dobbiamo gestire bene questo momento così difficile”.
Cervia, in particolare, come crocevia...
“Lo scorso anno arrivammo in semifinale di Coppa Italia e fummo battuti dall’Uso Calcio che vinse ma non fece nemmeno domanda di ripescaggio. Penso che Bolzano è una città da C2 e perciò puntiamo anche sulla Coppa Italia per arrivare tra i professionisti”
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Giovedì 02 Febbraio 2006



COLOGNA VENETA - Il Bolzano espugna per 3-2 il terreno di gioco del Cologna Veneta ed in virtù del pari a reti bianche tra Belluno e la capolista Rovigo, riduce ad otto punti il distacco dalla vetta

COLOGNA VENETA - Il Bolzano espugna per 3-2 il terreno di gioco del Cologna Veneta ed in virtù del pari a reti bianche tra Belluno e la capolista Rovigo, riduce ad otto punti il distacco dalla vetta. Bolzano che si è imposto con merito, grazie ad una prima ora e dieci di gioco che lo ha visto portarsi sul 3-0, per poi rallentare ad arte, in modo da preservare energie in vista del tour de force che lo attende nel giro di sette giorni, e subire il ritorno di un avversario che non ha mai mollato e che ha siglato la rete del 2-3 a cinque dal termine. Bolzano che respira e che può preparare con maggiore fiducia le due prossime partite, compresa quella dell'andata dei quarti di coppa Italia di mercoledì prossimo sul terreno di gioco del Cervia di Ciccio Graziani. Un successo meritato quello conseguito dalla truppa di Gazzetta (ieri squalificato e sostituito in panchina dal fratello Giuseppe, preparatore atletico della squadra), al culmine di una partita combattuta e che il Bolzano, trascinato dalle sue bocche di fuoco, ha fatto sua grazie soprattutto alla maggiore concretezza dimostrata sotto porta. Deludente il Cologna Veneta, che ha fatto pochino per meritare il pari, se si esclude una velleitaria reazione nel finale che non ha creato sostanziali pericoli alla porta bolzanina. Solo nel finale il Cologna è riuscito ad andare in rete, troppo tardi, quando oramai la gara era già virtualmente conclusa. La partita nella prima ora e dieci di gioco l'ha fatta il Bolzano. La contesa si è comunque mantenuta viva, interessante, anche senza raggiungere picchi elevati di spettacolo, con il Bolzano che ha cercato la rete con insistenza. Un Bolzano pratico, senza fronzoli, che è ricorso anche al lancio lungo pur di cogliere in contropiede il Cologna, compatto, ordinato, capace di manovrare, ma del tutto inconcludente: nella gara di ieri bisognava impugnare la sciabola più che il fioretto, il Bolzano l'ha capito ed ha fatto sua la partita. Piano piano, dopo una fase di studio, si è assistito ad una accelerazione da parte del Bolzano, che ha cercato di aumentare il ritmo per trovare impreparato il Cologna Veneta. Ci è riuscito al 5', quando Ghione ha battuto di testa sugli sviluppi di un angolo il portiere veneto. Sbloccato il punteggio, il Bolzano non ha mollato la presa, e si è messo alla ricerca del raddoppio. Il Cologna ha cercato di tener testa alla formazione di Gazzetta, ma non è riuscita mai a creare alcun pericolo alla porta di Cima, nel primo tempo spettatore aggiunto alla gara. Spavento, prima dell'intervallo, per un colpo subìto dall'attaccante veneto Rossetti, svenuto per alcuni secondi dopo uno scontro di gioco. Ristabilitosi, il giocatore è uscito dal campo ed è stato ricoverato in ospedale, dove gli è stato riscontrato un trauma cranico. Nella ripresa, nello spazio di pochi minuti, il Bolzano ha raddoppiato e frustrato le speranze di rimonta del gruppo allenato da Boni. Al 2' Lucchini ha avviato l'azione e, dopo uno scambio fra Cosa e Basile, l'ha poi finalizzata con un preciso pallonetto che ha scavalcato Girelli. Al 25' una triangolazione Celia-Lucchini-Cosa ha proiettato Basile a tu per tu con il portiere di casa che lo ha steso. Rigore netto, che l'arbitro, però, non ha accompagnato con l'espulsione del numero uno di casa. Dal dischetto ha fatto centro Cosa. Il Bolzano, a quel punto, ha rallentato per preservare energie in vista dei prossimi impegni e la formazione di casa ha trovato le due reti che hanno reso meno mortificante il risultato finale della contesa. Reti siglate al 35' da Sinigaglia ed al 40' da Vitaliano.


Le pagelle

CIMA 6 - Sicuro, attento, non ha colpe sulle due reti.
ARMAH 6 - Gioca con un certo timore, misto a giudizio.
GHIONE 6,5 - Tra i migliori, ha il grande merito di siglare con un portentoso stacco di testa la rete del vantaggio dopo cinque minuti di gioco.
SACCO 6 - Non mostra grande sicurezza. Lascia il posto ad Ottofaro.
CELIA 6 - Buona sincronia con i compagni di reparto.
VALENTI 6 - Partita anonima.
MINICI 6 - Copre e rilancia, stando molto attento.
SALVIATO 6,5 - Il metronomo, il cervello del Bolzano.
LUCCHINI 6,5 - Sigla la seconda rete e mette lo zampino anche nella terza.
BASILE 6,5 - Si procura il rigore, lotta come un leone, su ogni palla.
COSA 6,5 - Altro giocatore imprescindibile per il Bolzano. Che terzetto lui, Basile e Lucchini.


LE INTERVISTE / In casa biancorossa si guarda lontano
Murano: «Agganciare il Rovigo? Io ci credo, eccome se ci credo»

COLOGNA VENETA - Il Bolzano non molla, espugna per 3-2 il terreno di gioco dell'ansimante Cologna Veneta e grazie al pari a reti bianche nel big-match della giornata tra Belluno e Rovigo, riduce di due lunghezze lo svantaggio dalla capolista, che ora è di otto punti. Bolzano che ci crede, non molla e che pregusta già il confronto di coppa di mercoledì prossimo con il Cervia di Ciccio Graziani. Dopo il triplice fischio del direttore di gara, il presidente Murano si presenta con celerità in sala stampa, dimostra grande signorilità come costume del personaggio ed inizia la sua disamina del confronto, che è lucida, circostanziata e molto precisa. Murano è felice del successo. «La squadra - analizza - ha giocato una grande partita, e sono contento della prestazione e del risultato scaturito che risulta fondamentale per il nostro cammino nella stagione. La nostra vittoria, che non fa una grinza, è stata costruita grazie ai primi sessanta minuti, che ci hanno visto andare sul 3-0. Poi, come era logico che fosse, considerato anche il tour de force a cui siamo sottoposti in questo ultimo periodo, visto che si gioca ogni tre giorni, abbiamo rallentato un attimo e mollato la presa. Loro sono stati bravi a crederci fino alla fine, a segnare due reti ed a riaprire il confronto, anche se il gol del 2-3 è arrivato nel recupero: un recupero assurdo, ingiustificato, visto e considerato che il direttore di gara ha comandato ben otto minuti in più; impensabile se rivisito la partita nella mia testa, visto e considerato che non ci sono state lunghe e prolungate interruzioni». Murano crede nell'aggancio al Rovigo, nonostante gli otto punti che dividono il Bolzano dalla capolista: «Ci credo - ripete, come per convincersi - eccome se ci credo, mancano ancora quattordici partite alla fine della fase regolare e può succedere di tutto. Personalmente, poi, considero che i punti di distacco dal Belluno non sono otto ma cinque visto che lo scontro diretto lo giocheremo sul nostro campo. Ed io sono sicuro che, in quella circostanza, la mia squadra vincerà quella partita, non ne ho il minimo dubbio».


"Alto Adige" Venerdì 03 Febbraio 2006

Gazzetta: «Basta, a fine stagione me ne vado»
Lo sfogo: «Terzi in campionato, ai quarti in Coppa ma il pubblico non ci segue»
Il magic moment della squadra fa scattare la latente insoddisfazione del mister: «Qui è inutile fare calcio Io perdo tempo, il presidente Murano butta i soldi»
di Andrea Anselmi

 E adesso il Bolzano inizia a crederci. A che cosa? Ma alla rimonta sul Rovigo, che sino a qualche settimana fa pareva una mission impossible. Invece la quarta vittoria di fila ha permesso ai biancorossi di rosicchiare due punti alla capolista e di portarsi a «-8» dalla vetta.
E considerando che lo scontro diretto fra Rovigo e Bolzano si giocherà al «Druso», le speranze in casa biancorossa hanno motivo di crescere, anche sulla scorta dello straordinario momento di forma della squadra di Gazzetta, che sembra impermeabile a qualsiasi problema. Ma a minare la legittima soddisfazione per il successo esterno a Cologna Veneta è intervenuto - in modo assolutamente intempestivo - l’infortunio occorso a Giampaolo Salviato, che ha rimediato un forte trauma al collo del piede con interessamento dei legamenti.
A parziale consolazione, l’esito dell’ecografia che non ha evidenziato fratture. Ma a Salviato è stato comunque applicato il gesso, dal collo del piede sino a sotto il ginocchio, con tempi di recupero difficilmente inferiori al mese.
Una brutta tegola per il Bolzano e per mister Gazzetta, tanto da amplificare una insoddisfazione latente nell’allenatore biancorosso e riconducibile ad altri motivi.
Gazzetta lamenta lo scarso interesse nei confronti del Bolzano.
«Dico solo che a Cologna Veneta c’era un solo nostro tifoso al seguito della squadra e che nelle partite casalinghe non superiamo i 50 paganti. Credo che questi dati siano un insulto alla squadra, all’allenatore e al presidente. La mia conclusione è che a Bolzano è difficile fare calcio in queste condizioni. Io perdo tempo, mentre il presidente getta così i soldi dalla finestra».
Mister, perché questo sfogo?
«Ma perché sono stufo di questa situazione. A Cologna Veneta, dove la squadra locale è penultima in classifica, c’erano 400 paganti, mercoledì. Noi al «Druso», invece, giochiamo spesso di fronte a spalti semi-deserti. Ma a Bolzano si sono accorti che siamo terzi in classifica e che stiamo facendo un campionato da protagonisti tra mille difficoltà, in primis quella del “campetto” sui cui siamo costretti ad allenarci? Sono però convinto che nella partita casalinga di Coppa col Cervia riempiremo perlomeno mezzo stadio. Ma il problema è che tutta quella gente verrà a vedere il Cervia più che a tifare il Bolzano».
La conclusione?
«A Bolzano si può fare sci, fondo, hockey e pattinaggio, ma non calcio. Inutile programmare il futuro. A fine stagione - e lo dico con profondo dispiacere - Ennio Gazzetta si vedrà costretto a levare le tende. E chissà che non si creino i presupposti per portare con me anche il presidente Murano, che non merita di essere trattato in questo modo. E senza di lui vediamo dove finisce il Bolzano».
Situazione paradossale visto che vi state aprendo spiragli di C2, in modo diretto o tramite ripescaggio...
«Io penso a domenica e al Belluno, preoccupandomi per l’assenza di Salviato, per i dolori al ginocchio di Franzoso e per la febbre di Bertotto. Problemi che sono all’ordine del giorno in questa stagione, nella quale siamo stati bersagliati dagli infortuni. Ciononostante siamo terzi in classifica e ai quarti di Coppa. Ma qualcuno se n’è accorto?».

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