UN BOLZANO RIMANEGGIATO E SFORTUNATO PERDE IN CASA nella domenica che ha visto lo scontro al vertice tra la capolista Rovigo ed il Tamai concludersi in parità (1-1) e che ha segnato la pesante sconfitta per 3 a 0 della Sanvitese sul campo della Sambonifacese. Il Bolzano ha affrontato il difficile impegno casalingo contro l' Itala San Marco su un terreno di gioco al limite della praticabilità e dovendo rinunciare a ben quattro titolari: il ghanese Armah ed i tre squalificati Ghione, Cosa e Basile. Sconfitta immeritata per quanto si è visto in campo, con un Bolzano per buona parte della gara all' arrembaggio degli ospiti che erano passati in vantaggio nei primi minuti di gioco. Per i biancorossi in rete Lucchini su rigore e grande prestazione del giovanissimo Perri. Il palo pieno colto da Franzoso all' ultimo minuto fotografa benissimo la sfortunata prova del Bolzano. Da segnalare l'ormai "tradizionale" cartellino rosso di giornata che quest' oggi è toccato a Lucchini! Mercoledì prossimo gara decisiva per conquistare la semifinale di Coppa Italia: dopo la vittoria per 4 a 3 dell' andata i biancorossi riceveranno il Vodafone Cervia. (M.G.O.W.)
Lunedì 20 Febbraio 2006
Negati due rigori, subiti due gol e due espulsioni
Niente da fare per il Bolzano contro l’Itala San Marco che «espugna» il Druso
Sfortunata prova per i Gazzetta boys che rivivono l’arbitraggio col Rovigo
di Andrea Anselmi
Hai voglia a dire che il Bolzano se la prende sempre con gli arbitri. Impossibile, anche questa volta, dare torto ai biancorossi, nuovamente penalizzati dalla direzione di gara, nella misura di due rigori (netti) non concessi alla squadra di Gazzetta e di altrettante espulsioni comminate a Masè (dalla panchina) e a Lucchini, quest’ultimo cacciato dal campo nell’arroventato finale di gara in stile Belluno. E così l’Itala San Marco, con tre tiri in porta in tutta la partita (due gol - uno per tempo - più un palo), ha espugnato per 2-1 lo stadio «Druso», rendendo ancora più bugiardo il risultato finale per effetto dei favori arbitrali di cui la squadra friulana ha beneficiato.
Sul Bolzano aleggia un antipatico sospetto di persecuzione. Siamo fra quelli che non credono nei disegni preordinati volti a favorire oppure a sfavorire l’una o l’altra squadra. Però, c’è un limite a tutto. Anche all’indecenza. Ed in tal senso è stata perlomeno sconveniente la scelta di inviare a Bolzano un arbitro già al centro delle polemiche e delle proteste dell’entourage biancorosso per la lacunosa direzione di gara del match d’andata Rovigo-Bolzano. Un match che il Rovigo si aggiudicò a tempo quasi scaduto con un gol viziato da netto fallo di mano (le immagine di Raisport Sat non lasciarono dubbi al riguardo) di Guazzo. Nei giorni successivi a quella partita il Bolzano presentò agli organi competenti della Lnd (Lega Nazionali Dilettanti) le sue legittime rimostranze per la direzione di gara. A fronte di questo precedente, era proprio il caso di designare il signor Donati di Ravenna per una partita tanto delicata per il Bolzano quale quella contro l’Itala San Marco? La ricusazione degli arbitri è un malcostume che appartiene agli isterismi della serie A e che fortunatamente rimane anni luce lontana dal contesto dilettantistico o semi-professionistico della serie D.Però, nel caso specifico, non sarebbe guastato un po’ di buon senso. Perché poi non c’è da prendersela col Bolzano se a fine partita viene assalito dai cattivi pensieri, ripensando ai due rigori negati a Lucchini (ammonito per simulazione) e a Bertotto, ma anche alle espulsioni di Masè (allontanato dalla panchina) e dello stesso Lucchini, accusato di una manata sul volto di Peroni, a gioco fermo e ad...arbitro lontano.
Decisioni, quelle assunte dal direttore di gara, che hanno avuto l’effetto di esacerbare gli animi, ma anche i rimpianti biancorossi per una partita dominata in lungo ed in largo, e sin dalle prime battute. Peccato però che i biancorossi siano andati in svantaggio dopo nemmeno un minuto di gioco, con Vosca abile ad approfittare dell’indecisione della retroguardia biancorossa dopo tiro (respinto) di Peroni.
Da quel momento in poi si è giocato ad una sola porta. Quella dell’Itala San Marco. Nel primo tempo le palle-gol più clamorose sono capitate ad Olivari, Perri e Lucchini, con quest’ultimo dapprima falciato in area di rigore dalla morsa Bernecich-Visintin (ma l’arbitro ha deciso per la simulazione) e poi sfortunato in occasione di due coast to coast con l’ottimo Striatto. Bolzano arrembante (e sprecone) anche nella ripresa, iniziata con un’altra doccia fredda, ovvero quella del raddoppio dell’Itala San Marco che si è portata sul 2-0 con il secondo tiro in porta della sua gara (staffilata di Peroni nell’angolino dai 25 metri).
Il Bolzano non si è però dato per vinto e nel suo incessante forcing ha subito trovato la rete che ha riaperto le distanze, con Lucchini a procurarsi e realizzare il (netto) rigore per fallo ai suoi danni di Striatto in (scomposta) uscita. Poi altre palle-gol biancorosse in serie con Perri, Bertotto (steso in area di rigore, ma l’arbitro ha comandato una punizione dal limite dell’area) e Scaratti, il quale ha spedito sul fondo un facile tap-in su assist dello straripante Lucchini. E nel recupero, dopo l’espulsione di Lucchini, Franzoso colpiva un clamoroso palo a Striatto battuto.
INTERVISTE / Voglia di rimuovere la sconfitta «Meglio pensare subito al Cervia»
Murano sdrammatizza: «La Coppa Italia per ritrovare il sorriso»
Meglio pensare al Cervia e ad una partita-evento che vale la qualificazione alla semifinali di Coppa Italia, manifestazione sulla quale il Bolzano punta forte per schiudersi spiragli di C2, alternativi e supplementari al campionato. Contro i «Campioni» (o presunti tali) di “Ciccio” Graziani ci si attende un «Druso» gremito (o quasi) nel pomeriggio di mercoledì. La prevendita sta andando benone, e l’attesa cresce. «Per noi è forse la partita più importante di quest’ultimo periodo - spiega il presidente Murano -. Ospitare al “Druso” il Cervia e le telecamere di Itala 1 è naturalmente un evento più unico che raro, nonché un’occasione per far conoscere il Bolzano Calcio e la città di Bolzano al grande pubblico. E dopo quello che è successo contro l’Itala San Marco, la partita col Cervia capita davvero a proposito, giacché ci permette di voltare immediatamente pagina».
Il numero 1 biancorosso cerca di rimanere sereno, ma non è esercizio dei più semplici. «Pur non volendo commentare i singoli episodi, che si commentano da soli tanto sono stati eclatanti, dico solo che fa pensare il fatto che a dirigere questo incontro abbiano mandato un arbitro che ci aveva già fatto perdere la partita a Rovigo e che in quell’occasione avevamo contestato, presentando le nostre rimostranze agli organi preposti al giudizio e alle designazioni. Io non voglio pensare male, né credere a disegni preordinati per svantaggiarci. Però, ogniqualvolta giochiamo una gara decisiva per le nostre ambizioni d’alta classifica troviamo un arbitro che ci tarpa le ali. Mi chiedo anche come mai il signor Donati non abbia inizialmente voluto indossare la casacca che gli avevamo gentilmente messo a disposizione in maniera tale che la sua giacchetta nera non si confondesse con le maglie scure dell’Itala. Se penso ad un altro ricorso? Non lo so. E a questo punto non so più a cosa pensare». Al Cervia, presidente. Che è meglio. (ans)
Le Pagelle
Cima 6 - Incolpevole sul primo gol, non vede partire la staffilata di Peroni che valo lo 0-2. Nel finale si oppone a Neto Pereira.
Valenti 6 - Nelle sue sortite offensive, su calci piazzati, va due volte alla conclusione, di testa. Ma Gazzetta dovrà fargli ripassare le «diagonali» difensive.
Franzoso 6 - Vosca, “a freddo”, ruba la merenda a lui e Salviato. Ma col passare dei minuti si riscatta pienamente, colpendo un clamoroso palo nel finale.
Salviato 6 - Vale il discorso fatto per Franzoso.
Bertotto 6,5 - Troppo prudente nel primo tempo, arrembante nella ripresa. Su di lui c’era un rigore solare.
Soldani 6 - Debutto positivo. Il fisico è “leggerino” ed il campo pesante non lo aiuta, ma col pallone fra i piedi ci sa fare.
Celia 6 - Vanga e “sfanga” in mezzo al campo. Non sempre efficace quando si incarica della battuta di punizione e calci d’angolo.
Minici 6 - Buon dinamismo e grandi polmoni.
Olivari 6 - Alterna giocate fertili ed incisive ad iniziative leziose che rallentano la manovra. Dal 23’st Beha 6, che partecipa all’assalto finale.
Lucchini 7.5 - Immarcabile per l’Itala San Marco. Le sue accelerazioni mettono continuamente a soqquadro la difesa ospite. Crea e finalizza, non trovando però la via della rete, se non su calcio di rigore. Ma dopo tante sgroppate è naturale perdere lucidità sotto porta.
Perri 7 - A tal punto a suo agio sul terreno appesantito del «Druso» da sfoderare insospettabili colpi ad effetto. Sfiora due volte il gol. Lo meritava. Dal 26’st Scaratti 6, che non trova l’appuntamento con un gol che pareva fatto. (ans)
Lunedì 20 Febbraio 2006
Bolzano bello e perdente. Itala subito in vantaggio, vano l' assalto altoatesino
Due espulsioni e proteste per l'arbitraggio di Donati
di Sergio Trabalza
«Stato di assedio perenne per il Bolzano», scrivevamo nella presentazione della gara con l'Itala, «che, per le sballate ammonizioni ed espulsioni da parte di vari arbitri, vede la propria rosa decimata». Sconfitta a parte per 2 a 1, gol di Vosca al 1'del primo tempo e di Peroni al 2' del secondo, è stata una delle più belle partite del Bolzano, che, ha ridotto le distanze su rigore commesso su Lucchini al 10'del secondo e trasformato da lui stesso. Gara bella e maschia, rovinata ancora una volta da uno scadentissimo arbitro, il signor Donati di Ravenna, non all'altezza di un campionato di serie D. Che, ha inanellato errori su errori, espellendo fra l'altro dalla panchina Matteo Masè («Ho solo incitato i miei compagni civilmente») e Andrea Lucchini («Siccome il giocatore a terra perdeva tempo, mi sono avvicinato a lui e con un piede l'ho invitato ad alzarsi…Tutto qui»). Secondo il fischietto ravennate (che in entrambi i casi era lontano più di 20 metri…) Lucchini avrebbe dato un calcio ad un giocatore avversario a terra... Ma non è tutto, in quanto il direttore di gara ha poi commesso altri errori tecnici eclatanti, come quello di arbitrare con una muta nera, simile ed uguale a quella dell'Itala, infischiandosene delle proteste ad inizio gara dei bolzanini che lo invitavano ad indossare un pettorale giallo fornito dalla panchina, per distinguerlo dai friulani. Così, con 6' di ritardo è iniziata la partita. Con l'Itala che per una papera della difesa biancorossa al 1' segnava con Vosca. Ma ecco il colpo di scena: Donati all'8', accortosi che era facile confonderlo per un giocatore ospite, metteva finalmente il pettorale giallo. Ora, un arbitro che fa certe cose, commette un errore arbitrale macroscopico e va sospeso per qualche mese. Ma c'è ancora di più, Donati, nell'andata, aveva arbitrato anche la contestata gara Rovigo- Bolzano, avallando all'ultimo minuto una rete non regolare ai rodigini. La Commissione arbitrale romana quindi, non doveva assolutamente mandare detto fischietto al Druso, essendo non gradito a pubblico e società. Ma non è ancora finita, le strampalate decisioni arbitrali sono continuate poi sulla prima ammonizione di Lucchini al 31', ostacolato in area da Vosca e ammonito per simulazione e, sull'atterramento in piena area di Bertotto al 16'del secondo, da parte di Blasina, sanzionato, comicamente, con una punizione dal limite. Tutte queste sballate decisioni arbitrali, hanno così innervosito e giocatori e pubblico. Che, non meritavano certo una così scarsa e mediocre direzione di gara. Ma tornando alla partita, il Bolzano, subito il gol di Vosca nel primo minuto, si è poi gettato all'attacco per tutta la gara, andando molto vicino alla rete: con Valenti ( 14' ) di testa, con Olivari (19' ) tiro alto, ed infine con Lucchini ( 31'e 35'), fermato fallosamente in area o bloccato da Striotto. Ancora un grande Bolzano in avanti pure nel secondo tempo: con Perri ( 14') gran tiro, con Bertotto ( al 16' ) steso in area da Blasina con rigore negato, con Scaratti ( 30' ) pericoloso tiro deviato in angolo e, con Minici ( 33' ), gran botta sopra la traversa. E per finire, due pali: il primo di Vosca al 25' e l'altro al 47' di Franzoso. Nel dopo gara sia il presidente Franco Murano ( «una bella gara rovinata dal protagonismo di Donati…»), sia l'allenatore Ennio Gazzetta ( «a parte le sviste e gli errori dell'arbitro Donati, vorrei ricordare la bella prova di tutta la squadra…») delusi, hanno detto: «Da oggi voltiamo pagina e pensiamo solo alla gara di mercoledì prossimo con il Cervia…»
Bolzano 1 Itala S.Marco 2
RETI: 1'pt Vosca (ISM), 2'st Peroni ( ISM), 10'st Lucchini (B), su rigore.
BOLZANO ( 4-4-1-2): Cima 6, Bertotto 6, 5 Valenti 6, 5 Minici 6, Celia 7, Franzoso 7, Soldani 6, 5 Salviato 6, 5 Lucchini 7, Olivari 6, 5 ( 23'st Beha 6 ), Perri 7 ( 27'st Scaratti 6 ). A disposizione: Psenner, Ghidoni, Sacco. Allenatore: Gazzetta E.
ITALA SAN MARCO ( 4-4-2 ): Striato 7, Blasina 6, Bernecich 6, Vecchiato 6,5 Peroni 7, Visintin 6,5 Carli 6, Buonocunto 6, Vosca 7 ( 31'st Pereira 6), Moras 6, Blasina A. 5, 5 ( 13'st Ravalico 6 ). Allenatore: Fedel squalificato. In panchina, Leban.
ARBITRO: Donati di Ravenna.
ADIGE - Martedì 21 Febbraio
Bolzano / I biancorossi aspettano il Cervia, domani al Druso
Speranze e torti arbitrali
di Sergio Trabalza
Il Bolzano, archiviata l'immeritata sconfitta con l'Itala San Marco propiziata anche questa volta dalla solita dose di errori arbitrali, cambia obiettivo e pagina. Così, non è più il campionato a farla da padrone nei discorsi di società e tifosi, ma la gara di domani con il Cervia di Ciccio Graziani, valida per i quarti di finale di Coppa Italia. Ecco sì, siamo già entrati nel clima arroventato della vigilia. Con timori e dissertazioni che riguardano ancora il settore arbitrale. Perché il Cervia, non avendo fin qui fatto grandi cose in campionato, è settimo in classifica a dieci punti dalla capolista Boca San Lazzaro. Ed ora, in chiave di riscatto, pensa solo alla Coppa. Questo, per ripagare Italia Uno e Mediaset degli alti costi della serie televisiva, altrimenti deficitaria per ascolti. Ma, si obietterà, cosa centra l'arbitro con tutto questo? Centra, centra, in quanto Mediaset avrebbe pagato 400 mila euro in diritti televisivi alla Lega di serie D, una barca di denaro, spesi per un flop annunciato. Avendo quindi già battuto nell'andata allo Stadio dei Pini di Milano Marittima il Cervia per 4 a 3, il Bolzano mette le mani avanti. Tanto che, e il presidente Franco Murano e l'allenatore Ennio Gazzetta, memori degli scadenti arbitraggi di Bertolini con il Belluno e Donati con l'Itala, incrociano già le dita facendo i debiti scongiuri. Affinchè Lega e Commissione arbitrale inviino al «Druso» un arbitro che non fischi a senso unico pro Cervia. Anche perché, i bolzanini, a parte Ottofaro operato di appendice, mercoledì possono disporre di tutta la rosa, compresi i vari Ghione, Basile, Cosa, Lucchini, squalificati in campionato ma non in Coppa. E perfino di Olivari, espulso dalla panchina a Cervia, ma, forse graziato. Insomma, avendo il Bolzano tre risultati utili ( pari, vittoria, sconfitta con un gol di scarto) per passare il turno, meglio mettere le cose in chiaro e non farsi più fregare da brutti arbitraggi.