Pareggio giusto in una gara giocata attentamente da entrambe le formazioni e avara di occasioni da rete su entrambi i fronti. Un buon pareggio, alla luce degli altri risultati della 32a giornata di campionato, che consente al Bolzano di rimanere saldamente in zona play off. Ghione, anche oggi schierato al centro della difesa biancorossa, complice la squalifica di capitan Salviato, ha riconfermato con una partita autorevole e senza sbavature di poter esprimere il meglio di se proprio in quella posizione. Mercoledì prossimo, nel turno infrasettimanale di campionato, andrà in scena in orario serale il derby con il Trentino. (MGOW)
LE PAGELLE di Lunedì 27 Marzo 2006
Montecchio Mag.-Bolzano 0-0
MONTECCHIO M. (4-4-2): Posocco 6; Nardi 7, Cegalin 6, Dei Rossi 6.5, Carraro 6.5; Corà 6, Ofori 6.5, Dalla Bona 6 ( 31’ st Costa ng), Clementi 5.5 ( 29’ st Pugliani ng); Rondon 5, Lalli 6 ( 45’ st Fracasso ng). All.: Correzola 6.
BOLZANO ( 4- 4- 2): Cima 6; Bertotto 6 ( 1’ st Sacco 6), Valenti 6 Ghione 7, Celia 6; Franzoso 6.5, Minici 6, Basile 6 ( 21’ st Olivari 6), Lucchini 6; Soldani 6.5 ( 34’ st Ghidoni ng), Cosa 6. All.: Gazzetta 6.
ARBITRO: Trentalange di Nichelino 6.5. ESPULSO: st 42’ Nardi ( M).
Lunedì 27 Marzo 2006
Pochi tiri in porta, il gol resta nelle intenzioni
Il Bolzano a Montecchio non soffre più di tanto e porta a casa un punto prezioso
Trasferta difficile, ma il pacchetto difensivo tiene bene con un Ghione molto attento
(fotoAlto Adige)
Il Bolzano non concede il bis e torna da Montecchio con un solo punto. Un pareggio che gli costa la terza posizione agguantata sette giorni fa nel confronto diretto con la Sanvitese che ora ha nuovamente allungato. La partita. Gazzetta schiera una linea difensiva a quattro, con Ghione (prestazione impeccabile) e Franzoso centrali, Bertotto a sinistra e Valenti a destra, e predispone un centrocampo a rombo con Celia davanti alla difesa con compiti da play-maker, Minici a destra, Basile a sinistra e Soldani dietro la coppia d’attacco formata da Cosa e Lucchini. Il collega Correzola opta per una formazione più offensiva del solito, con difesa a quattro, centrocampo a tre (Dalla Bona, Ofori, Corà) ed un tridente offensivo composto da Rondon, Clementi e Lalli.
Nei primi dieci minuti in campo non succede assolutamente nulla. Poi sono i padroni di casa a prendere l’iniziativa. I locali insistono ed al 16’ ci prova Rondon, ma anche la sua conclusione trova piazzato l’estremo altoatesino. Il Bolzano prova a reagire al 17’ con Soldani, ma sul suo cross non c’è nessuno. Al 21’ è Clementi a smarcare Dalla Bona ma il suo tiro è di quelli da dimenticare. Per assistere alla prima vera parata della giornata bisogna attendere il 26’: Cegalin affonda sulla sinistra, si sbarazza di Valenti e centra in area, Clementi in acrobazia batte al volo con una spettacolare mezza girata, Cima non si fa sorprendere e respinge a pugni chiusi. Il Bolzano si sveglia al 34’ grazie ad una iniziativa personale di Soldani che s’accentra e dai 20 metri spedisce d’un palmo a lato. E’ però il Montecchio a cercare con maggior insistenza la via della rete.
Nella ripresa Gazzetta aggiusta la sua formazione spedendo Minici a rilevare Bertotto sulla linea difensiva e inserendo Sacco sulla corsia di destra del centrocampo. Con Cosa stretto nella morsa tra Dei Rossi e Carraro, tocca ancora a Soldani prendere l’iniziativa: al 14’ il centrocampista fa tutto da solo, penetra sul lato destro e conclude con un diagonale che sfiora il montante alla destra di Posocco. Comunque è sempre il Montecchio a cercare di fare la partita, ma il suo ultimo vero sussulto è al 17’ quando Rondon invita al tiro Lalli che però spedisce sull’esterno della rete. Al 28’ torna a farsi viva la squadra ospite: sugli sviluppi di un calcio d’angolo c’è un contatto in area tra Nardi e Valenti, gli altoatesini reclamano la massima punizione ma l’arbitro fa proseguire.
Nell’ultimo quarto d’ora Correzola spedisce in campo Pugliani per vivacizzare l’attacco, ma Cima non sarà più chiamato ad intervenire. Al 34’ Gazzetta perde il suo uomo d’attacco migliore: Soldini, dopo un contrasto, è costretto a chiedere il cambio. Entra Ghidoni, Olivari batte un calcio d’angolo e Ghione di testa spedisce la palla in rete. Ma l’arbitro stava ancora annotando sul taccuino la sostituzione e quindi non convalida. Nel finale alza la testa il Bolzano che va alla caccia della zampata vincente. Ed al 43’ è bravo Posocco protagonista nel respingere a pugni chiusi la violenta conclusione a mezza altezza scagliata da Franzoso su appoggio di Olivari.
Le Interviste / Gazzetta: «Dovevamo osare di più»
Dopo partita tranquillo, ben lontano dai toni accesi di un paio di mesi fa in occasione della gara di ritorno di Coppa Italia. Ennio Gazzetta passa e saluta, ricambiato, l’enturage locale. Del resto in casa castellana hanno ben altri pensieri (dopo le dimissioni di Bonente traballa, come la posizione in classifica, anche la posizione di Correzola).
«Un pari giusto - attacca il trainer del Bolzano - a conclusione di una partita con pochi tiri in porta. Forse dovevamo fare qualcosa di più, ma va detto che il Montecchio s’è difeso bene. Alla coppia centrale è riuscito di imbavagliare Cosa. L’unico che poteva dare profondità era Lucchini».
Cosa è sceso in campo con il numero 16: una scelta dell’ultimo minuti? «Affatto, nessun retroscena o pretattica. Il fatto è che non riuscivamo a trovare la maglia numero 11, e quindi ha indossato quella con il 16».
Il pari è costato al Bolzano la terza posizione in classifica: la Sanvitese, vincendo sul Vallagarina, ha allungato ed ora ha due punti di vantaggio. «Domenica scorsa siamo stati impeccabili (1-0 proprio alla Sanvitese, ndr) - prosegue Gazzetta - oggi non lo siamo stati altrettanto. Vero che dietro abbiamo concesso poco o nulla all’avversario, ma in avanti abbiamo combinato poco. Vanno comunque riconosciuti i meriti al Montecchio, una squadra con parecchi nomi importanti e dalle potenzialità che non coincidono con la posizione in classifica che occupa».
Mercoledì derby con il Trentino, poi il match con la Sambonifacese. «Al termine di questa settimana credo che si delinerà la griglia delle squadre che parteciperanno ai play-off. Fondamentale dunque non mollare proprio adesso. Il nostro obiettivo resta quello di concludere la stagione il più in alto possibile».
Nel Bolzano è spiccata la prestazione del giovane Ghione dell’ ’87.
Le Pagelle
Cima 6.5: parecchie minacce verso la sua porta ma solo due i tiri entrati nello specchio della porta: in entrambi i casi s’è fatto trovare piazzato.
Bertotto 6: prestazione senza gloria e senza infamia, anche se è dalla sua parte che sono arrivati i pericoli maggiori per la retroguardia altioatesina.
Valenti 6: oltre a difendere prova a dare anche il proprio contributo in fase avanzata, ma senza incidere in maniera particolare.
Ghione 7: il diciannovenne difensore della Juventus sfodera personalità e autorità contro avversari navigati ed esperti: sempre puntuale, nessun tentennamento.
Celia 6: doveva dare il la alla manovra, c’è riuscito solo a sprazzi.
Franzoso 6.5: prova attenta e senza sbavature.
Minici 6: il primo tempo lo gioca a destra ma non contiene come dovrebbe. Nella ripresa passa a fare il difensore.
Basile 6: una prova di quantità finalizzata ad arginare la manovra locale a centrocampo.
Olivari 6.5: va valere la maggior esperienza.
Lucchini 6: si dà da fare ma non incide.
Soldani 6.5: l’uomo più pericoloso del Bolzano.
Ghidoni sv: entra quando la partita non ha più nulla da dire.
Cosa 6: prova a far valere la sua prestanza, ma Dei Rossi e Carraro lo ingabbiano.
Lunedì 27 Marzo 2006
MONTECCHIO 0 BOLZANO 0
MONTECCHIO M. (4-4-2): Posocco 6; Nardi 7, Cegalin 6, Dei Rossi 6.5, Carraro 6.5; Corà 6, Ofori 6.5, Dalla Bona 6 (31' st Costa ng), Clementi 5.5 (29' st Pugliani ng); Rondon 5, Lalli 6 (45' st Fracasso ng). A disp.: Palma, Cailotto, Marchiori, Lazzari. All.: Correzola 6.
BOLZANO (4-4-2): Cima 6; Bertotto 6 (1' st Sacco 6), Valenti 6, Ghione 7, Celia 6; Franzoso 6.5, Minici 6, Basile 6 (21' st Olivari 6), Lucchini 6; Soldani 6.5 (34' st Ghidoni ng), Cosa 6. A disp.: Psenner, Scarati, Perri, Beha. All.: Gazzetta 6.
ARBITRO: Trentalange di Nichelino 6.5. NOTE: Spettatori 400 circa. Ammoniti Ofori, Minici, Valenti, Carraro, Sacco. Espulso al st 42' Nardi (M). Recupero 2' pt, 4' st.
Un pari con l'amaro in bocca
A Montecchio il Bolzano può recriminare per due volte
Fanno male il gol annullato a Cosa e il palo di Soldani
Un punto che non soddisfa un Bolzano che per quello che ha creato poteva anche vincere. Sul campo del pericolante Montecchio, la truppa altoatesina pareggia a reti bianche e perde una ghiotta occasione per guadagnare una migliore posizione di graduatoria finale in vista dei play-off. Montecchio che ha iniziato con decisione, presentando davanti un attacco molto mobile che ha creato degli scompensi alla difesa del Bolzano. Bolzano che, da quel momento, dopo un inizio sonnacchioso, si è svegliato ed ha in maniera graduale, ribaltato i temi della contesa, tanto da affacciarsi dalle parti della difesa di casa. Montecchio che, dal canto suo, come imponeva la logica della partita, ha sì attaccato, ma in maniera sterile, mai continua e pericolosa. Bolzano che, dal canto suo, è uscito fuori con gradualità, colpendo anche un palo. Nella ripresa il copione segnala una fase di equilibrio, con il ritmo che è scemato e le due squadre che si sono date battaglia per lo più nel cerchio di centrocampo. Scarse di conseguenza le accelerazioni, con il Bolzano che, comunque, la sua brava occasione l'ha creata e si è visto annullare un gol d testa di Cosa che dalla tribuna è sembrato regolare. Questo, in sintesi, è stato il connotato tattico di un confronto che è risultato più che sufficiente, giocato a buoni ritmi e che ha visto il Montecchio dimostrare degli evidenti impacci nella lettura della gara e con il Bolzano che, ben saldo nella partita, si è dimostrato sveglio, reattivo, ma incapace di capitalizzare al massimo le occasioni che ha prodotto. La cronaca considera un inizio di partita equilibrato, senza particolari sussulti. Poi con una certa gradualità il Montecchio inizia a prendere per mano la situazione, senza creare particolari sussulti nel corso della prima frazione di gioco. Di interessante si segnala soltanto una punizione di Perinti che non lascia traccia concreta, anche perchè è bravo il portiere del Bolzano, Cima a neutralizzarla. Il Bolzano controlla la situazione e riparte, ma non crea nulla di pericoloso anche perché le sue iniziative si infrangono sempre al limite dell'area di rigore locale con la difesa veneta che fa buona guardia. Il primo tempo scivola via a buoni ritmi, con il Bolzano che si scuote in maniera vigorosa nell'ultimo quarto d'ora della porzione e colpisce intorno alla mezzora un palo con Soldani. Nella ripresa il Montecchio piano piano si affloscia, il Bolzano dimostra di avere più birra ed esce fuori con vigore, anche se non basta per portare a casa i tre punti che la truppa ospite avrebbe anche alla fine meritato di conseguire. Il Montecchio dirada le sue iniziative e non è più pericoloso. Di contro il Bolzano crea due acuti con Franzoso e poi sugli sviluppi di un calcio d'angolo il colpo di testa di Cosa termina nel sacco. Il direttore di gara, tra le proteste del Bolzano annulla, anche perché non se ne capisce la ragione. Nell'ultima parte il Bolzano, atteso mercoledì dal derby con il Trentino, risparmia un pochino di energie non riesce più a produrre acuti. Finisce così a reti bianche, un verdetto che accontenta di più gli ospiti e lascia tanto amaro in bocca al Bolzano: si è trattata dell'ennesima occasione persa del suo campionato.
Interviste / Murano: playoff da vincere
La notizia circola nel dopopartita di Montecchio. Il Rovigo sarebbe, ma le conferme non ci sono, in difficoltà e alla fine chi vincesse i playoff sarebbe ripescato. Il Bolzano si prenota e il presidente Franco Murano è rammaricato del pari a Montecchio. Vuole dal Bolzano una continua scalata della classifica, per «partecipare ai play-off nella posizione migliore possibile. E per questo il pari non mi soddisfa. Abbiamo perso una ghiotta occasione per guadagnare ulteriore terreno. Il pari non serve a nulla. Quando si creano queste occasioni, si deve buttarla dentro. E invece, vuoi per gli errori dei miei giocatori, vuoi per la decisione cervellotica del direttore di gara che ha annullato un gol più che regolare, vuoi per il palo, torno a casa con questo punto che serve a poco. Nella parte finale abbiamo risparmiato delle energie in vista del derby di mercoledì e ci siamo accontentati. Ne ho parlato subito dopo la partita anche con il tecnico e me lo ha ribadito lui stesso. Ora voglio vincere con il Trentino, questo Bolzano deve arrivare più in alto possibile. Credo nel ripescaggio».
Martedì 28 Marzo 2006
Il Bolzano va verso il derby con due obiettivi
Franzoso: «Battere il Trentino per avvicinare i playoff e per la supremazia regionale»
di Andrea Anselmi
Un pari che potrebbe far storcere il naso, ma che risulta invece prezioso, classifica alla mano. Eh sì, perché lo 0-0 di Montecchio permette al Bolzano di conservare i 6 punti di vantaggio sulla 6ª. E domani sera, contro il Trento, c’è l’occasione di avvicinare il traguardo dei playoff.
Demis Franzoso, ci risolva il dilemma del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto: lo 0-0 di Montecchio sono due punti persi o un punto guadagnato?
«Propendo per la seconda ipotesi, visto che a conti fatti abbiamo conservato le sei lunghezze di vantaggio sul Belluno, guadagnandone contemporaneamente una sulla Sambonifacese, quinta in classifica. Nelle ultime giornate di campionato è giusto fare un po’ i ragioneri, nel senso che anche il punticino può tornar utile nell’ottica del traguardo finale che ci siamo prefissati. Da qui a fine stagione ciò che conta è continuare a muovere la classifica, e noi ci siamo riusciti anche a Montecchio».
Quindi nessun rammarico per non aver bissato la vittoria di due domeniche fa contro la Sanvitese.
«Capisco che la partita col Montecchio potesse sulla carta apparire più facile di quella contro la Sanvitese. Ma la classifica a volte non rispecchia fedelmente le qualità dell’avversario, né il grado di difficoltà delle partite. Quella di Montecchio era tutt’altro che facile, visto che i nostri avversari non potevano permettersi di perdere e avevano un disperato bisogno di punti per risollevarsi dalla zona playout. E difatti di fronte a noi abbiamo trovato una squadra col coltello fra i denti, financo arrembante nel primo tempo, dove il Montecchio ha schierato tre punte effettive».
E nel secondo tempo?
«Abbiamo certamente giocato più noi di loro, ma in fase conclusiva non siamo quasi mai riusciti a renderci pericolosi. Insomma, una classica partita da 0-0».
Fra le note positive l’impermeabilità della difesa che anche a Montecchio non ha subìto gol, pur mancando Salviato.
«Ma Ghione come centrale è più di una semplice alternativa. In coppia con lui mi sono trovato benissimo. E a dire il vero non è la prima volta. Basti pensare che nelle partite in cui Ghione è stato impiegato da centrale, in tandem col sottoscritto, il Bolzano non ha mai subìto gol su azione. Ricordo l’1-1 col Chioggia, con gol lagunare su rigore, e gli 0-0 con Este e, appunto, Montecchio».
Possiamo dire che la vittoria l’avete tenuta in serbo per il derby al “Druso” (ore 20) di mercoledì?
«Di certo c’è che contro il Trentino proveremo senz’altro a vincere, anche per riaffermare una supremazia che risalta in classifica, dove per la prima volta - dopo tanti anni - siamo davanti agli aquilotti, e anche piuttosto nettamente. Ciò premesso, però, non dobbiamo commettere l’errore di sottovalutare il Trentino, perché loro arriveranno al “Druso” senza grosse pressioni, ma con la volontà di vincere il derby per addolcire un po’ l’amara pillola di una stagione negativa».