Lunedì 10 Ottobre 2005
Il Bolzano insegna a non mollare fino alla fine
In svantaggio dal 9º minuto, agguanta il Belluno poco prima del novantesimo
L’incursione di Basile, contestata dai veneti, ha finalizzato al meglio la volontà biancorossa di arrivare al pareggio
BELLUNO. Mai arrendersi. Firmato: Bolzano. I biancorossi di Gazzetta condannano il Belluno al terzo pareggio di seguito e guadagnano un punto nel quale molti ormai non speravano più. E che il Bolzano lo abbia meritato, questo punto, c’è poco da discutere: in una domenica festiva per i portieri, ci ha creduto fino in fondo. L’episodio che si è concretizzato nel gol dell’1 a 1 ha fatto infuriare i bellunesi ben oltre il dispiacere per il passaggio dalla vittoria al pari, a 3’ dal novantesimo: i veneti sostengono che sul rinvio di Simeoni, Basile abbia sistemato palla con la mano.
Resta il fatto che la moviola non c’è, e che Basile si è portato avanti la palla bene, è arrivato sul lato destro dell’area piccola toccando in porta di punta, spiazzando Minet e facendo gioire Gazzetta che, pur non avendo Ghione e Valenti per squalifica e Masè per infortunio, ce l’ha fatta a irretire i bellunesi, permettendo loro poco o niente.
Al via, il Belluno ha la stessa squadra di Rovigo. Pasa stava pensando a un tridente con Intrabartolo, Trinchieri e Bez, in realtà cambia solo il colore delle magliette. Anche l’approccio è lo stesso del Polesine, la differenza è che stavolta il gol arriva presto: nove minuti bastano a Camerin, per ricevere la punizione battuta da Tardivo, portarsi verso l’area e sganciare una stangata rasoterra di destro. Il pallone s’infila nell’angolo alla destra di Cima. Qui è sicuro che i piani del Bolzano saltino. In un ristorante di Mel, Gazzetta aveva dato ripetizioni di contropiede, ma la rispolverata non serve già più. I biancorossi devono cominciare ad attaccare e fare la partita con il loro bravo rombo di centrocampo. Non recapitano chissà cosa ai due attaccanti Lucchini e Scarati, ma nemmeno aprono grandi spazi agli avversari Intrabartolo e Trinchieri. Peraltro non è che i due bomber locali siano in grande giornata. C’è qualche punizione battuta maluccio e niente di emozionante. Pasa prova a cambiare di posto i due uomini di fascia, spostando Camerin a destra e Corbanese a sinistra, però non sfonda lo stesso.
Se nella prima mezz’ora i padroni di casa non erano dispiaciuti e nell’ultimo quarto d’ora avevano lasciato un po’ l’iniziativa ai bolzanini, nel secondo tempo sono andati anche un po’ in difficoltà. Dimostrando di non aver possibilità di mettere il paletto alla partita. Trinchieri chiede senza successo un rigore per un contatto con Armah, ma non concluderà mai in porta. Né lui né Intrabartolo, che verrà sostituito a più di un quarto d’ora dalla fine da Da Rold. Fuori anche Corbanese, per dare spazio a D’Incà. Il Bolzano, invece, rimpolpa l’attacco con Cosa e organizza un ultimo quarto nella metà campo bellunese. Tutto per tutto.
Centottanta secondi alla fine del tempo regolamentare, quando Basile riesce a pareggiare, il mister casalingo Pasa mette dentro anche Bez, ma ormai è tardi e non basterà un abbondante recupero. I padroni di casa si mangiano il fegato, gli ospiti biancorossi gongolano, anche guardando una classifica che li vede comunque su, ai piani alti. Adesso, con un altro obiettivo: bisogna “bèccare” i cugini del Trentino...
LE PAGELLE
CIMA 6. Dopo il tiro imprendibile di Camerin, ha poche possibilità di collaudare i guanti.
ARMAH 6,5. Spaventa Intrabartolo, che si guarda bene dal passare di nuovo dalle sue parti.
BERTOTTO 6. Fa una fase difensiva discreta e qualche volta si sgancia, ma senza mettere in mezzo cose interessanti.
TOCCOLI 6,5. Non concede nulla a «Intra» e Trinchieri.
CELIA 6,5. Risulta tra i più attivi del Bolzano. Non che le punizioni abbiano qualcosa d’indimenticabile, però.
FRANZOSO 6,5. Vale il discorso di Toccoli: poche concessioni agli attaccanti avversari.
OLIVARI 6. Prova sufficiente, senza grandi squilli ma senza errori.
MINICI 5,5. Non inventa granché.
LUCCHINI 6. Ci mette tutta la buona volontà possibile, ma i palloni dalle sue parti latitano. Gliene arriva uno in croce e prova una rovesciata per la vecchia platea.
BASILE 6,5. Dà il punto ai biancorossi. Con una furbata? Se l’arbitro non vede...
SCARATI 5,5. Gazzetta sopporta l’altra giovane punta per un tempo. Poi la toglie di mezzo e non ha tutti i torti.
OTTOFARO 6. Difficile non fare meglio di Scarati, anche se la posizione è decisamente più arretrata.
COSA 6. Entra per dare più forza all’attacco e impegna la difesa bellunese.
PERRI s.v. Meno di un quarto d’ora. Ingiudicabile.
(g.s.)
LE INTERVISTE
Murano respinge le critiche, per Cima punto meritato
BELLUNO. Punteggio “fatto a mano”? Qualcuno la butta lì nel dopopartita, ma il presidente del Bolzano, Franco Murano, respinge al mittente le malelingue bellunesi. «Non ho visto nessun controllo con il braccio da parte di Basile. Ero nel settore destro della tribuna centrale e ho avuto modo di rendermi conto che l’azione era regolare. Non mi sembra che il Belluno possa protestare».
«E nemmeno - prosegue il presidente biancorosso - ritengo qualcuno possa protestare per il risultato finale. Dico di più: avremmo meritato di vincere noi. Ho contato almeno tre o quattro occasioni da gol. Purtroppo non le abbiamo concretizzate e allora dobbiamo accontentarci».
Qualcuno gli fa notare che il guardalinee si era fermato sulla strada per il centrocampo e, a fine gara, ha parlato di fallo di mano involontario.
«Se avesse davvero detto una cosa del genere - prosegue Murano - sarebbe un fatto gravissimo. E non mi è sembrato nemmeno che si sia arrestato, prima di raggiungere il centro del campo. Ripeto che per me il gol è buono. Basile è stato bravo a controllare e segnare».
Pochi minuti prima, il Bolznao non aveva restituito un pallone buttato in fallo laterale di proposito dal Belluno. Vogliamo parlarne al volo?
«Non me ne importa niente del fair play. Preferisco guardare altre cose all’interno di una partita di calcio».
Per i bellunesi in biancorosso: Lorenzo Cima. Superfluo chiedergli del gol bolzanino: «Lontano dal mio punto di osservazione, per cui non saprei dire - allarga le braccia il ragazzo di Mas di Sedico - l’importante è che abbiamo pareggiato. Non è stata una gran partita né per l’una né per l’altra squadra, però credo che il punto sia meritato».
Il Belluno non l’ha disturbato granché con Intrabartolo, Trinchieri e tutti gli altri. Un pomeriggio tranquillo: «Magari fosse sempre così. Ci sarebbe da... diminuirsi lo stipendio. E’ vero che non mi sono arrivati molti palloni e sul tiro di Camerin non ho potuto fare davvero nulla».Rasoterra e angolato. Effettivamente difficile: «Mi ci sarebbe voluta una prolunga, per andare a prenderlo. Ad ogni modo, pazienza, visto che alla fine siamo stati capaci di rimediare, grazie a una buona prova di carattere.
Lunedì 10 Ottobre 2005
BELLUNO - Buon punto quello conquistato dal Bolzano
Basile salva il Bolzano. Il Belluno va in vantaggio sull´unico tiro in porta
Il centrocampista centra il pari in zona Cesarini
BELLUNO – BOLZANO 1 - 1
RETI: 10´ pt Camerin (BE); 43´ st Basile (BO).
BELLUNO (4-4-2): Minet; Sitran, Simeoni, Cremasco, Rostellato; Tardivo (45´ st Bez), Corbanese (25´ st D´Incà) Brustolin, Camerin; Trinchieri, Intrabartolo (29´ st Da Rold). A disp.: Bianchet, Brustolon, Rizzotto, Zavarise. All. D. Pasa.
BOLZANO (4-4-2): Cima; Armah, Bertotto, Toccoli (23´ st Cosa) Franzoso; Celia, Olivari, Minici, Basile; Lucchini (34´ st Perri), Scarati (st 1´ Ottofaro). A disp.: Psenner, Marcolini, Salviato, Prossliner. All.: E. Gazzetta.
ARBITRO: Avellano di Busto Arsizio.
NOTE: Spettatori 700 circa. Ammoniti Toccoli, Minici, Celia, Tardivo, Camerin e Simeoni. Angoli 8-1 per il Bolzano. Recupero pt 2´; st 4´.BELLUNO - Buon punto quello conquistato dal Bolzano a Belluno: 1-1 il verdetto del campo, con il Bolzano che è riuscito a pareggiare ad una manciata di minuti dal termine. Belluno cinico che ha capitalizzato al massimo, dopo pochi minuti, una delle poche palle gol costruite in tutto l´incontro. Bolzano sciupone, che non ha finalizzato a dovere e, per questo, ha rischiato anche di perdere. Nel complesso pari giusto, anche se ai punti avrebbe meritato qualcosa di più la formazione di Gazzetta che domenica affronterà il Mezzocorona.
Il Belluno non ha attaccato in maniera spregiudicata, aspettando le mosse dell´avversario, che ha cercato di controllare la situazione, senza rischiare più di tanto. I locali, hanno mutato la loro disposizione tattica durante l´incontro: il 4-4-2 di partenza, infatti, in fase di copertura si è trasformato in un 4-5-1 che ha ancora più agevolato il comportamento in campo della truppa bolzanina. Belluno che, comunque, è cresciuto con il passare dei minuti, con il Bolzano che ha però fornito la netta impressione di rimanere sempre ben saldo nel tessuto tattico della contesa. Belluno in gol al 10´ con Camerin. Da quel momento il Bolzano ha preso in mano il pallino del gioco, non finalizzano almeno tre limpide palle gol.
Poi nella ripresa, la partita si è riequilibrata anche perché la truppa di casa ha rallentato di molto la sua iniziativa e questo ha permesso al Bolzano di uscire fuori con vigore, con trame interessanti e ben registrate. Belluno che si è chiuso a riccio per preservare il risultato fin li conseguito. Bolzano che ha attaccato a ritmo anche alto, mettendo in difficoltà la formazione di casa che ha più volte tremato.
Belluno che ha fornito l´impressione di resistere, per poi crollare a due minuti dal termine quando la formazione di Gazzetta ha visto coronato il suo sogno di pareggio dalla rete di Basile al 43´. Poi al Bolzano nei restanti minuti ci ha dato dentro, ma il Belluno ha portato a casa un pari molto sofferto.
Su questo canovaccio tattico si è sviluppato un incontro sufficiente dal punto di vista tecnico-tattico, che il Bolzano ha controllato per buoni 75 minuti complessivi. Bolzano che è sembrato più solido, anche se ha patito il fatto di dover fare risultato a tutti i costi. Bolzano che è piaciuto a gioco lungo, se non altro per la capacità dimostrata di rimanere sempre in partita, qualità che gli ha permesso di non mollare mai la presa. Belluno che, dal canto suo, lotta e cerca di fare l´incontro, anche al cospetto di squadre temprate ed organizzate come quella di Gazzetta e che nella ripresa ha cercato di sveltire il ritmo, evidenziando però dei limiti di tenuta: e questo è stato uno dei talloni di achille della formazione di casa nel computo complessivo della giornata.
La squadra bolzanina, dal canto suo, cresce sul piano della condizione e questo è l´aspetto che deve confortare l´ambiente, anche perchè nella circostanza ha giocato al cospetto di una delle formazioni che viene considerata tra le favorite per la vittoria finale del raggruppamento. Pronti via ed il Belluno si porta in vantaggio al 10´ con la zampata di Camerin. Da ora la partita la fa il Bolzano,che spreca tanto e con il Belluno che,nella ripresa, esce in contropiede una sola volta. Fin quando al 43´ Basile trova il varco per il definitivo 1-1 che sta stretto al Bolzano.
Bolzano. Le interviste
BELLUNO - Non c´è gioia e non c´è rabbia a fine partita. Nel dopopartita, nelle facce, e nelle parole, dei dirigenti e dei giocatori del Bolzano che alla spicciolata lasciano gli spogliatoi, emerge la consapevolezza che la truppa altoatesina ha fatto per intero il suo dovere, ma il risultato finale non gli ha dato una mano.
«Si tratta - afferma il tecnico Gazzetta - di una vittoria buttata al vento. Sono soddisfatto di come la squadra si è espressa, ma non del risultato: si doveva vincere. Questo è un campo difficile, ci siamo presentati privi di giocatori importanti, ma nonostante ciò abbiamo fatto noi la partita».
Sulla stessa lunghezza d´onda il presidente Franco Murano: «Abbiamo lasciato due punti. Loro, infatti, hanno fatto un gol, tirando una sola volta. Noi abbiamo avuto molte occasioni. Nella ripresa abbiamo sprecato molto, con il Belluno che ha superato la metà campo una sola volta, in contropiede. Ripeto, questo è un campo difficile, e poche squadre faranno punti. Se penso che il Bolzano doveva vincere, dimentico l´amarezza dei tre punti non conquistati».