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F.C. BOLZANO BOZEN 1996   
COPPA ITALIA 2005 / '06  
 
1
° TURNO / Gara di Andata
Domenica 28.08.05
BOLZANO : TRENTINO  1
- 2  
 

RASSEGNA STAMPA



Lunedì 29 Agosto 2005

Il Trentino si aggiudica il primo derby al Druso
Fulminea doppietta degli aquilotti. Il Bolzano accorcia le distanze solo nel recupero
Nella partita d’andata di Coppa Italia il tridente gialloblù è incontenibile

di Andrea Anselmi

BOLZANO. Il derbissimo regionale di Coppa è una «prima» con poca storia, che il Trentino si aggiudica con facilità, malgrado il discreto finale di un Bolzano complessivamente troppo brutto per essere vero. Al «Druso» gli aquilotti si impongono per 2-1, segnando entrambe le reti della meritata vittoria sul finire della prima frazione, nella quale Migliorini e compagni hanno esercitato una netta supremazia sui biancorossi, con la porta di Cima più volte a rischio di incolumità prima della doppia e ravvicinata stoccata di Nicolini e Baiana che in cinque minuti - tra il 37’ ed il 42’ - hanno chiuso anzitempo la partita in favore del Trentino. Nella ripresa la squadra di Maraner si è limitata a gestire il risultato, soffrendo il lecito negli ultimi 20 minuti e qualcosa di più (in dieci per l’espulsione di Veronese) nel recupero, quando il gol di Cosa ha pungolato l’orgoglio biancorosso. Ma la lettura del derby non può prescindere dall’analisi del diverso approccio alla gara dei due mister. Maraner ha schierato la formazione “tipo” (o quasi), mentre Gazzetta ha optato per una squadra mascherata, financo sperimentale.
Nel Trentino è piaciuto (e molto) il tridente offensivo “grandi firme”, con il solo Piperissa non ancora al top della forma, a differenza di Nicolini e Baiana, che non a caso sono stati i match-winner al «Druso». Bene anche il centrocampo aquilotto, dove si volevano testare la predisposizione di Lavrendi alla regìa e l’adattabilità di Migliorini ad un ruolo più defilato ma comunque “centrale” per il numero di palloni giocati. Per giudicare la difesa, imperniata sulla coppia di ultratrentenni Volani-Onorato, serviranno invece test più probanti, in quanto il Bolzano di ieri è risultato poco incisivo in attacco. Positivo, comunque, il debutto del giovane classe 1987 Mastrangelo, esterno sinistro diligente e solido.
Nella prestazione del Bolzano, invece, si salva solo l’ultima mezz’oretta. Ma - come abbiamo già commentato sopra - la squadra biancorossa è scesa in campo con un undici piuttosto lontano da quello “tipo”. Gazzetta ha dovuto forzatamente fare a meno di Olivari (sofferente per una contusione al setto nasale), rinunciando invece per scelta a Ghione, Masé e Basile, che si sono accomodati in panchina. In attacco spazio all’improbabile coppia Cosa-Scaratti, con Lucchini - poi sosituito nell’intervallo per un duro colpo subìto - a disagio come esterno destro di centrocampo. Insomma, le avvisaglie di una probabilissima supremazia aquilotta si potevano cogliere sin dalla lettura delle formazioni. E, difatti, il Trentino è salito subito in cattedra. Al 4’ angolo di Migliorini e inzuccata di Volani che Cima alza sopra la traversa con balzo felino. Quando gli aquilotti accelerano il Bolzano va in sofferenza. Al 6’ Nicolini si «beve» Salviato ma calcia a lato il diagonale sul palo «lungo». Il Bolzano prova a reagire al 10’ (scambio Cosa-Lucchini, con quest’ultimo che non riesce a superare Romano in pallonetto), ma è un fuoco di paglia. Il Trentino “fa” la partita a centrocampo, dove il terzetto Furlan-Lavrendi-Migliorini manda fuori giri la coppia Minici-Celia, incapace di ovviare all’inferiorità numerica per la scarsa collaborazione dei due attaccanti che a turno avrebbero dovuto far da “tappo” sul “play” Lavrendi. Il risultato è un Bolzano che non riesce ad accorciare le distanze fra i reparti, lasciando troppi metri di campo al Trentino. Al 17’ Nicolini chiama ancora Cima alla parata con tocco volante su punizione-cross di Migliorini, mentre al 28’ Onorato sfiora il gol su punizione. Il Trentino sfrutta a dovere gli spazi che il Bolzano gli concede, e al 37’ passa in vantaggio: il già guizzante Nicolini approfitta delle (recidive) amnesie di Armah per «tagliare» indisturbato dalla destra e calciare di sinistro un diagonale che Cima si fa colpevolmente passare fra le mani protese verso il pallone. Cinque minuti più tardi il raddoppio: punizione-cross di Migliorini che pesca la “capoccia” di Baiana.


Le interviste di Daniele Loss
Maraner: «Positivo il primo tempo»  Murano recrimina: «Un pareggio ci stava, ma nulla è compromesso»
«Le due reti sono il frutto del gran lavoro settimanale» Gazzetta: «Gara intensa»

BOLZANO. Se il buongiorno si vede dal mattino, quella appena iniziata per il Trentino Calcio 1921 sarà un’annata ricca di soddisfazioni. Discorso diametralmente opposto per il Bolzano che, tra assenti e giocatori non ancora al top della forma, ha giocato veramente solamente nell’ultima mezz’ora. Moderatamente soddisfatto a fine gara l’allenatore aquilotto Christian Maraner, a cui però non è piaciuto l’atteggiamento rinunciatario della squadra nell’ultima mezz’ora di gioco.

«I primi quarantacinque minuti - commenta Maraner - sono stati sicuramente positivi mentre nella ripresa abbiamo smesso di giocare a calcio. Il perché non so spiegarlo, probabilmente i carichi pesanti dei giorni scorsi non sono ancora stati interamente smaltiti. Inoltre non dimentichiamoci che in campo c’era anche il Bolzano, che voleva a tutti i costi recuperare e ha aumentato la pressione, mettendoci in difficoltà».

Le due reti, a firma di Nicolini e Baiana, sono sembrate il frutto di schemi provati e riprovati in allenamento. «Tutto quello che facciamo in campo - prosegue l’allenatore del Trentino - è frutto del lavoro settimanale. In occasione del primo gol è stato bravo Piperissa a fare sponda, la seconda rete di Baiana è arrivata su di uno schema su calcio piazzato sperimentato in allenamento. Sulle palle inattive, comunque, c’è ancora molto lavoro da fare».

L’espulsione di Veronese, pochi minuti dopo il suo ingresso, invece non è proprio andata giù a Maraner che commenta così l’accaduto. «Il comportamento di Veronese - va giù duro “Ciccio” - non è assolutamente giustificabile. Il ragazzo ha grandi potenzialità tecniche però se dalla C2 è tornato in serie D un motivo ci sarà. Sta a me ora disciplinarlo e cercare di valorizzarlo al massimo perché, ripeto, ha delle buone capacità».

Esordio con gol per neoacquisto Willy Baiana, soddisfatto per la prova della squadra. «Il primo tempo siamo andati bene - queste le sue parole -, poi nella ripresa c’è stato un calo fisico generale e abbiamo mollato. Nei primi quarantacinque minuti, comunque, abbiamo fatto vedere belle cose. Il mio gol? Bastava spingerla dentro perché “Miglio” mi ha telecomandato un pallone perfetto sulla testa».

Ha iniziato nel migliore dei modi anche Mattia Nicolini, autore del primo gol ufficiale di questa stagione del Trentino Calcio 1921.«È andata bene - commenta soddisfatto - perché nel primo tempo abbiamo fatto vedere buone cose e l’intesa con Piperissa sta migliorando continuamente. Nella ripresa non so cosa sia successo. Personalmente il problema non è stato fisico. Martedì parleremo con il mister e valuteremo la situazione. In campionato cali simili non dovranno mai accadere».

Sul fronte bolzanino il “patron” Franco Murano analizza così la partita, lanciando una “frecciatina” a Lucchini, colpevole di non aver marcato Baiana in occasione del secondo gol dei trentini. «Una rete come la seconda non la si subisce nemmeno in terza categoria. Se Lucchini non era in grado di marcare Baiana avrebbe dovuto chiamare un compagno e non lasciare il trentino libero di colpire di testa a due passi dalla porta. La partita in generale? Primo tempo di marca trentina, ripresa nostra. Forse alla fine il pareggio sarebbe stato più giusto. Nulla però è compromesso e domenica andremo a Trento per vincere».

Sulla falsariga di quello del proprio presidente anche il commento del mister biancorosso Ennio Gazzetta. «È stata una gara intensa. Sul primo gol del Trentino Cima è stato ingannato dal rimbalzo della palla, mentre quello di Baiana è stato frutto di una grave disattenzione da parte nostra. Nel secondo tempo ho visto un buon Bolzano però i gialloblù hanno segnato una rete in più e quindi meritato di vincere».

Infine il commento di uno degli ex di turno, il centrocampista Luca Celia, in campo per tutti i novanta minuti.
«Il primo tempo l’abbiamo letteralmente buttato via mentre la ripresa è stata interamente “nostra”, a parte il tiro di Furlan che ha colpito la traversa. Conta il risultato e tra sette giorni proveremo a recuperare».



Lunedì 29 Agosto 2005

Il Trentino non sbaglia quasi nulla. Nicolini e Baiana sbancano il Druso. Il Bolzano resta solo a guardare
di Sergio Trabalza

BOLZANO - Complimenti all´allenatore gialloblù Christian Maraner. Il suo Trentino, nella prima partita ufficiale di Coppa Italia, tanto per intenderci quella di ieri vinta sul Bolzano per 2-1 allo stadio Druso, ha convinto oltre ogni misura e previsione. I due gol, di Nicolini al 37´ del primo tempo e di Baiana sei minuti dopo al 43´, non sono stati altro che il frutto di una prestazione al fulmicotone. Basti pensare che i gialloblù, fin dai minuti iniziali, hanno preso in mano il pallino del gioco costringendo i padroni di casa a difendersi affannosamente nella propria area per tutto il primo tempo. Il Bolzano, da par suo, è apparso subito frastornato dal gran ritmo imposto alla partita da Migliorini, Nicolini, Piperissa e Baiana. Che per 45 minuti hanno fatto il bello ed il brutto tempo.
Dicevamo del Bolzano che partito con una formazione molto guardinga si è fatto amaramente sorprendere dalle folate offensive di Nicolini sulla destra e Baiana sulla sinistra. Scorribande che hanno portato le punte trentine per ben due volte a perforare la difesa bolzanina, con gli stessi Nicolini prima e Baiana dopo. Forse, se un piccolo appunto si può fare agli aquilotti, si può addebitare loro che non sono riusciti a chiudere definitivamente la partita al 30´ della ripresa quando Furlan, con un tiro da trenta metri, ha colpito centralmente la traversa della porta bolzanina difesa da Cima.

Per quanto riguarda l´undici del Bolzano del primo tempo meglio dimenticarlo in fretta. Partendo dall´attacco l´acerbo Scaratti e il prestante Cosa non sono mai stati pericolosi. Come la punta Lucchini, mandato sulla destra a fare l´esterno, più in difesa che in attacco. Transitando dal centrocampo, dove un gigante come Celia non riusciva a dialogare con un troppo fragile Minnici. Pertanto il solo esterno sinistro Bertotto riusciva di riffa o di raffa a portare avanti la palla. Si notava, grande come una casa, che nel centrocampo biancorosso mancavano l´esterno destro Olivari (infortunio al setto nasale e per questo tenuto a riposo) e il centrale Basile (entrato nella ripresa e poi tutto è andato meglio), entrambi stantuffi di spinta del motore bolzanino. Passando alla difesa Valenti sulla destra ha retto fin che ha potuto agli assalti di Baiana, mentre i centrali Toccoli e Salviato hanno faticato parecchio a contenere il tridente trentino. Come Armah, difensore laterale destro, a tu per tu con lo scatenato Nicolini. E poi il portiere Cima che si è difeso con i denti e qualche miracolo l´ha anche fatto. Come quello al 5´ del primo tempo quando Migliorini dalla bandierina calibrava un perfetto pallone di testa per Volani che deviava di mano sopra la traversa. O ancora al 7´ con la grande discesa in area di Nicolini e gli chiudeva lo specchio della porta costringendolo a sparare diagonalmente. Ma poi, come descritto sopra, Cima è dovuto capitolare sui gol di Nicolini (realizzato di prepotenza) al 37´e Baiana (lasciato solo soletto in area da Lucchini e servito a pennello da Migliorini) al 43´ del primo tempo.

Nella ripresa il Bolzano, con Masè al posto dello zoppicante Lucchini, Ghione al posto di Valenti, e Basile al posto di Scaratti, cambia completamente faccia. Il Trentino, pago dello 2 a 0, cerca di gestire il risultato. I bolzanini però non ci stanno a perdere in casa e vanno all´attacco. Così, prima Cosa al 5´, poi Masè al 9´ e all´ 11´, vanno molto vicini al gol della bandiera. Gol, che arriva solo al 47´, quando Masè, dalla sinistra, mette sulla testa di Cosa, la palla del 2 a 1. Ma è tutto.


Le interviste 
Gazzetta: «Merito agli aquilotti»  Maraner: «Nella ripresa non abbiamo giocato»

BOLZANO - Ennio Gazzetta, l´allenatore del Bolzano, accetta di buon grado la sconfitta. Anche se mette l´accento su qualche episodio. «La gara – dice il tecnico bolzanino, tirando un grosso sospiro – è stata in generale di buona intensità. Credo che i due gol che abbiamo subito, il primo ci è stato regalato dalla zolla che ha ingannato Cima. Il secondo invece, è arrivato da una ingenuità di Lucchini, che per via di una botta ad una gamba non è stato in grado di marcare e contrastare di testa Baiana. Credo invece che abbiamo fatto un bel secondo tempo perché abbiamo tenuto il Trento, che ha meritato di vincere, nella sua metà campo. Andando poi anche a segno nel finale con Cosa. Ora, aspettiamo la gara di domenica prossima al Briamasco. Certamente saremo a Trento per provare a ribaltare questo 2 a 1 e passare il turno».
Franco Murano, il presidente, non fa drammi nemmeno lui: «Nel primo tempo – dice il patron biancorosso – il Trentino ha giocato meglio di noi. Nel secondo siamo venuti fuori noi, però i due gol di vantaggio hanno lasciato più tranquilli i trentini che hanno controllato il finale. Queste sono le prime gare, pur se battuti ho visto una squadra che ha reagito e, riguardo il ritorno a Trento, il passaggio del turno è ancora aperto».

Dal campo degli sconfitti al campo dei vincitori. Cristian Maraner, l´allenatore del Trentino, se ne sta per un bel po´ in disparte, poi attacca: «Abbiamo fatto un bel primo tempo. Poi, nel secondo, abbiamo smesso di giocare. Se mi chiedete il perché non lo so nemmeno io. Forse un po´ la mentalità, un po´ la preparazione, fatto sta che abbiamo rinunciato a giocare. Così per noi il secondo tempo è diventato brutto. Mettiamoci poi che i bolzanini volevano recuperare il risultato e quel poco di buono che avevano fatto nel primo tempo, così ci hanno messo in difficoltà. Comunque noi ci teniamo ad andare avanti in Coppa Italia». Visi gioiosi fra i dirigenti trentini che prendono la vittoria con calma e signorilità. «Intanto – afferma Claudio Coppi, il direttore sortivo – è un esordio positivo. In quanto vincere un derby in casa del Bolzano penso sia un merito positivo. Per sessanta minuti poi il Trentino ha giocato una discreta partita. Perché, sia noi, che il Bolzano, non siamo ancora al top come preparazione». Stesso pensiero anche da parte del presidente aquilotto: «Abbiamo fatto – conviene Massimo Dalfovo – un bel primo tempo. Senza entrare nelle questioni tecniche a me la squadra è piaciuta. Si è già vista una buona preparazione e la voglia di vincere in trasferta. Non è poco».
Ser. Trab.

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