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F.C. BOLZANO BOZEN 1996   
COPPA ITALIA 2005 / '06  
 
1
° TURNO / Gara di Ritorno
Domenica
04.09.05
TRENTINO : BOLZANO 1
- 2  ( 3 - 5 dopo calci rigore )
 

RASSEGNA STAMPA


                    



Lunedì 05 Settembre 2005

«Stecca» del Trentino, il Bolzano vince ai rigori
I biancorossi ribaltano il risultato dell’andata e passano il turno di Coppa Italia
di Alberto Friolli

Trento, 04.09.05 - Coppa Italia - Trentino Bolzano 3:5 - Ghione in raddoppio di marcaturaTRENTO. Brutta “stecca” del Trentino Calcio nella prima gara ufficiale della stagione in Coppa Italia. Ieri al Briamasco il Bolzano ha ricambiato l’1-2 negativo del Druso, prevalendo poi ai rigori. Meritatamente, per la netta supremazia di manovra e di freschezza fisica e mentale nei primi 45’ premiata in misura perfino insufficiente dal rigore dall’ex Masè atterrato nella morsa Di Biase-Moratti. I trentini hanno raggiunto il pari ad inizio ripresa con deviazione di Moratti su mischia. Non sono però riusciti ad assestare il k.o. Il Bolzano si è ripreso via via il filo del gioco, sviluppando un apprezzabile crescendo di aggressività negli 20 minuti. Al 49’ il gol di Basile che affidava il passaggio del turno ai rigori. Poca storia dal dischetto. Migliorini esordiva contro la traversa, Franzoso restituiva il favore centrando il palo dopo le reti di Basile e Cosa e di Onorato e Piperissa. Ma subito dopo Nicolini tirava alle stelle il quarto penalty mentre Ottofaro jr. spiazzava Romano. La parata di Cima su Volani chiudeva la serie dando via libera in Coppa al Bolzano.
Questa la cronaca e di altro ci sarebbe da dire poco. In estate le squadre giocano ancora avvolte nello chador che le ricopre da testa a piedi permettendo solo valutazioni a larghe spanne. Come le belle o meno belle di Kabul, restano tutte da scoprire negli occhi, l’anima e le forme.
Non si misurava a spanne, invece, ma era fonda la delusione dei tifosi trentini a fine gara. Con il Bolzano e sempre derby, anche in un Briamsco semideserto. Vedere i biancorossi strapazzare in lungo ed in largo gli amati colori è stata una sofferenza, sebbene Maraner avesse, tutto sommato saggiamente, schierato la difesa più pensando alla prossima gara di campionato con il Belluno che al primo turno di Coppa Italia. Le squalifiche di Volani e Onorato per quella gara (forse anticipata a sabato e trasmessa su RaiSat) hanno suggerito al tecnico di provare come coppia difensiva centrale Moratti e Di Biase, con capitano Volani a destra ed a sinistra il giovane Mastrangelo.
I due centrali e l’under hanno alternato cose buone ad evidenti limiti di sincronia e posizione. “Pippo“ Moratti se l’è cavata meglio di tutti, tra l’altro realizzando il gol del provvisorio pareggio su apprezzabile schema da palla inattiva.
Sperimentale in difesa, il Trentino è apparso però sperimentale anche a centrocampo. Migliorini ha fatto il regista tra un Furlan già in palla ed un Elefante ancora spaesato. Lavrendi è stato inserito solo nella ripresa. Baiana, molto combattivo insegue ancora i giusti meccanismi. Ha un ruolo difficile e decisivo. È un po’ più di un centrocampista e un po’ meno di un attaccante. Lo schieramento gialloblù diventa un 4-3½-2½, forse soluzione di necessità che per una produttività tutta da dimostrare. Ieri ha sofferto lunghe fasi di inferiorità numerica nel settore. Certo bisogna attendere che entrino in forma, ed oggi non lo sono, sia Turri sia Piperissa e che Nicolini ritrovi uno smalto meno saltuario. Senza dimenticare che la panchina gialloblù, presidiata dai vari Poli, Zambaldi, Revolti e Conci basta forse a tirare avanti nella maratona del girone a 20 squadre con un fitto calendario di impegni infrasettimanali. Non riesce però, con tutto il rispetto per quelle verdi promesse, a garantire le alternative indispensabili se si punta a vincere il torneo. La presentazione ufficiale del Trentino giovedì prossimo a Palazzo Geremia (ore 11) coinciderà con la presentazione di qualche nuovo giocatore serio oltre che con la conferma dello sponsor Late Trento? Risulterebbe più gustoso il successivo brindisi a Villa Pompeati di Oltrecastello. Il Bolzano di ieri guarda al futuro con più tranquillità. Non disporrà sempre della “rabbia” dei tre ex Masè, Celia ed Olivari. Però i suoi giovani promettono bene. Sempre ricordandosi dello chador calcistico estivo che è soprattutto mentale di fronte alla concentrazione richiesta sull’intero arco dei 90’. Il primo tempo al Druso fu tutto gialloblù, il secondo biancorosso. Ieri il Bolzano ha dominato in avvio, smarrendosi poi per mezz’ora della ripresa. E da domenica i punti cominceranno già a pesare fino a maggio.


Lo spogliatoio
Mister Maraner recita il «mea culpa»
«Abbiamo senz’altro giocato male, speriamo sia una scossa salutare»
Ennio Gazzetta adesso gongola: «La Coppa si gioca su due gare»
di Antonio Falzolgher

TRENTO. Era difficile prevedere che, dopo il 2 a 1 con cui il Trentino aveva espugnato il Druso una settimana fa, l’epilogo sarebbe stato lo stesso del 2004. E invece, ancora una volta, il Bolzano ha eliminato i favoritissimi gialloblù dalla Coppa Italia. I rigori hanno premiato gli altoatesini, regalando a Franzoso e compagni una vittoria meritata. Non può che pensarla allo stesso modo Ennio Gazzetta: «La Coppa Italia si gioca su due gare», esordisce l’allenatore biancorosso.
«Analizzando entrambe le partite», continua Gazzetta, «credo che abbiamo meritato il passaggio del turno. All’andata non avevamo sfruttato diverse opportunità avute nel finale. Oggi invece, dopo un ottimo primo tempo, abbiamo fatto molto bene anche negli ultimi dieci minuti, provando il tutto per tutto e trovando il gol del 2 a 1». Dopo la semifinale della scorsa stagione, ancora un inizio brillante: «Sicuramente un risultato di prestigio, ma ora accantoniamo la coppa per pensare al campionato, che è la cosa più importante».
Anche Franco Murano gongola per la vittoria: «Una buona gara, che del resto abbiamo dominato», afferma il presidente bolzanino, «al di fuori del gol hanno tirato pochissimo in porta e forse avremmo meritato di chiudere prima dei rigori».
Filippo Moratti, autore della rete del momentaneo pareggio trentino, non nasconde la delusione: «Purtroppo la soddisfazione personale passa in secondo piano. Il mio gol avrebbe potuto farci passare il turno, ma poi è arrivata la beffa all’ultimo minuto di recupero». La squadra non è sembrata concentrata e aggressiva come normalmente accade in un derby, anche se la coppa non viene di solito molto considerata: «Non è vero che la Coppa Italia significa poco. Perdere fa sempre male. In realtà tenevamo molto a prenderci la rivincita dopo l’eliminazione dell’anno scorso. Nel primo tempo però non siamo mai entrati in partita e abbiamo lasciato a loro le redini del gioco. Poi è andata meglio, ma non è bastato. Purtroppo ci manca ancora la continuità».
Anche l’allenatore degli aquilotti, Christian Maraner, ammette il grosso fastidio per questa sconfitta: «Volevamo fortemente passare il turno e l’ha passato il Bolzano. Mea culpa alla grande».
«Non è che loro abbiano fatto chissà cosa», continua il mister degli aquilotti, «ma noi abbiamo senz’altro giocato male. Non abbiamo fatto niente di quanto si doveva per mantenere il vantaggio».
Le premesse in vista dell’esordio in campionato non sono rosee: «Mi auguro invece che questo risultato ci dia la scossa per iniziare bene. L’approccio rispetto a domenica scorsa è stato completamente diverso. Eravamo tranquilli di passare il turno e questo ha influito nettamente. Sarà quindi necessario lavorare molto sotto l’aspetto psicologico oltre che su quello tecnico-tattico. Ma non facciamo drammi».
Tra i molti motivi di interesse per l’incontro c’era la curiosità di vedere all’opera contro la loro ex-squadra i neo-biancorossi Olivari, Celia e Masè. Per Giambattista Olivari, giocare da avversario al Briamasco «è una sensazione troppo strana. Una situazione quasi irreale. Ma nel calcio è la normalità». Una buona prestazione la sua: «Sì, considerando che sono stato fermo più di tre settimane per problemi alla caviglia e al naso, sono abbastanza soddisfatto. Gli stimoli poi non mancavano di certo e un pizzico di fortuna cui ha aiutato».
Luca Celia si limita ad un’analisi dell’andamento dell’incontro: «Abbiamo fatto un’ottima partita. Probabilmente si è visto il contrario di quanto era successo all’andata. Primo tempo con un gol, come il Trentino una settimana fa. Poi il raddoppio allo scadere e una certa fortuna ai rigori».
Per Matteo Masè una piccola rivincita dopo la mancata riconferma da parte della società di via Sanseverino: «Ho passato due anni bellissimi a Trento per cui ringrazio il mister e i compagni ed è davvero una strana sensazione giocarci contro. Non parlerei però di rivincita, ma di voglia di far bene per far vedere che impegno e determinazione non mi mancano, nonostante l’anno scorso abbia sbagliato molto. Il Bolzano mi ha dato la possibilità di dimostrare quanto valgo e cercherò di dare sempre il massimo a prescindere dall’avversario».




Lunedì 05 Settembre 2005

I
l Bolzano elimina un Trento senz´anima. 
Dopo la vittoria al Druso i gialloblù gettano alle ortiche la qualificazione

di Lucio Gerlin

TRENTO – Tutto all´ultimo minuto: il Bolzano ci crede sino alla fine e proprio in extremis butta fuori il Trento dalla Coppa. L´errore fatale, dal dischetto, lo fa uno inossidabile come Volani e agli aquilotti non resta che alzare le mani. Il Trento è forte del 2-1 del “Druso” e se la prende comoda; al Bolzano non pare vero. La difesa centrale di Maraner (quella anti-Belluno: Di Biase più Moratti) deve prendere le misure; nel frattempo Masè, ex col veleno nella coda, fa quello che vuole: al 6´ il recupero da dietro di Di Biase disarma la punta di Giustino davanti a Romano; al 12´ però il "fastidio" in coppia dei due sul centravanti biancorosso vale il rigore che Masè batte spiazzando Romano. Sull´inerzia ci prova Bertotto dal limite al 14´: para Romano; al 17´ Olivari ripassa classe e fantasia seminando Mastrangelo e offrendo un assist imperdibile a Masè che spreca nel mucchio; al 20´ la difesa gialloblù si dimentica di Valenti in piena area, il difensore ciabatta facile per Romano. Trento molle, come il secondo tempo del match d´andata: Elefante in mezzo non vale Lavrendi, dietro si cercano riferimenti e qualità che non ci sono, in avanti Turri fatica a carburare, Baiana è desaparecido, Nicolini fa confusione. Più quadrato il Bolzano che sulla carta presenta un tridente offensivo, ma di fatto propone Masè riferimento avanzato con Bertotto a destra che bada al contenimento e Olivari che canta sulle sue corde, libero da marcature e compiti tattici. Il Bolzano ha via libera soprattutto sulle corsie esterne e cerca di sfruttare la palla alta, ma lo stacco di testa di Masè al 29´ è scentrato, quello di Valenti al 32´ debole. L´unica traccia di un Trento troppo “amichevole” è del 31´ e nasce da un infortunio di Franzoso che scarica un rinvio addosso a Turri sul quale Cima è costretto a chiudere in uscita. Visto che in mezzo non gioca mai palla Maraner prova a cambiare squadra arretrando Baiana (a sinistra) per creare spazi a Nicolini e Turri; a trovarli è però dall´altra parte Olivari sul quale Moratti rischia un dribbling e rimedia una figuraccia e un "giallo" morale. A riposo con il Bolzano, tutt´altro che una squadra di fenomeni, in vantaggio e il Trento brutto e senz´anima.
Nella ripresa (in campo Toccoli per Valenti) ovviamente deve cambiare qualcosa e succede al 3´ quando va a segno uno schema gialloblù da fermo: punizione calciata larga da Migliorini, sponda di testa di Baiana che mette la palla su un “piattone” d´argento per Moratti – primo gol in carriera - che pareggia. Turri firma la prima conclusione all´8´ con un sinistro fuori; lo imita, con miglior mira, Olivari dall´altra al 13´ (sicuro Romano). A metà frazione Di Biase s´immola sulla botta a colpo sicuro di Bertotto e Gazzetta capisce che è il momento di giocarsi Cosa. Per la retroguardia aquilotta si annunciano gli straordinari: finisce l´esperimento della difesa anti-Belluno con Onorato (per Di Biase) e Volani si ritrovano in mezzo a fare le prove da “titolari”. Titolari anche in attacco con Piperissa che al 35´ chiude fuori il bel triangolo con Migliorini e Nicolini. Alle stelle pure la conclusione di Bertotto che spreca la bella "verticale" del Bolzano al 41´; subito dopo contatto in area tra Volani e Masè, ma Sguizzato ha finito i rigori e fa proseguire. Gli ospiti chiudono in avanti: Cosa ne fa una di bella al 43´ smarcandosi al limite e sfiorando il montante; a tempo scaduto è Romano a smanacciare in angolo un´insidiosa battuta dalla bandierina (alla fine saranno 14) di Bertotto. Più dei corner potè la punizione di Cosa: al 49´ manda in gol Basile che beffa Romano con un piatto defilato e precisissimo. Per chi considera la Coppa una disgrazia uscire così può andare bene; ma farsi eliminare in casa dai biancorossi è un bell´inizio? Sì, per il Bolzano.


Le interviste 
Ennio Gazzetta gongola: «Qualificati con pieno merito» Maraner rabbuiato «Brutta prestazione»

TRENTO - Come un anno fa: il Bolzano fa fuori gli aquilotti in Coppa e al Briamasco ci si resta male. A meno di una settimana (il match col Belluno sarà molto probabilmente anticipato a sabato per esigenze televisive) dall´inizio del campionato non è un bel vedere. Ma forse, vista la lunghezza della stagione, la Coppa era un lusso. «No, io volevo passare il turno - a parlare un Christian Maraner rabbuiato - ma la squadra è stata protagonista di una prestazione negativa. Abbiamo sbagliato molto, ma soprattutto ci è mancato l´approccio giusto ad una partita nella quale partivamo in vantaggio. Alla fine abbiamo buttato via tutto». Per la gioia di Ennio Gazzetta che, sull´altra sponda, gongola. «Nel doppio confronto credo che il Bolzano abbia meritato di passare il turno. Al Trento abbiamo concesso solo il primo tempo del confronto di andata, ma poi siamo stati superiori noi. Passare il turno era il nostro obiettivo perchè consideriamo la Coppa Italia una manifestazione importante; ma adesso dobbiamo concentrarci sul campionato e sulle tre partite che ci aspettano in una settimana».
A questo proposito Franco Murano, che non ci sta più dentro per la vittoria in extremis, è categorico. «Domenica 18 abbiamo la prima concomitanza col Südtirol (in casa col Cuneo, ndr), ma noi non siamo disponibili a cambi di data od orario perchè abbiamo una trasferta impegnativa il mercoledì e quindi la squadra potrà allenarsi solo il venerdì; impossibile giocare il sabato». I cugini si arrangeranno: ma il Briamasco è off-limits visto che ospiterà il confronto tra gialloblù e Itala San Marco. Un match per il quale Christian Ottofaro (quello del Trento, ieri in tribuna) potrebbe già vestire la maglia gialloblù. Claudio Coppi, d.s. del Trento, resta abbottonato. «Noi abbiamo fatto un´offerta al giocatore; adesso spetta a lui la mossa». Più ottimista il centrocampista veronese che ieri ha seguito il fratellino minore battere il rigore decisivo a favore del Bolzano. «Io darei più del 50 per cento di probabilità che resti a Trento; certo che se si deve firmare un accordo si deve chiudere questa settimana, prima che inizi il campionato. Dopo non avrebbe più senso».
Derby di Coppa, derby da ex per Celia, Olivari e soprattutto Matteo Masè, in gol dal dischetto. «Il pubblico mi ha beccato? Forse è come capita a Vieri che ha cambiato squadra; ma mi è dispiaciuto perchè dei tifosi del Trento ho un ottimo ricordo. Mi hanno sempre sostenuto e io sono stato molto bene per due anni qui. Ora però vesto un´altra maglia e gioco per il Bolzano». Vogliamo farci qualcosa adesso?

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