"ALTO ADIGE " Giovedì 28 Luglio 2005
Inter a metà e anche il successo non è pieno
I nerazzurri si aggiudicano il triangolare ma faticano con Cagliari e Bolzano
di Francesco Bertagnolli
BOLZANO. Collezione di piccoli trofei in attesa dei successi veri. E’ l’Inter dimezzata di mister Salsano ad aggiudicarsi al Druso il triangolare con Cagliari e Bolzano. Un successo maturato con la vittoria ai rigori sui sardi di Tesser, i vincitori morali per quanto mostrato in campo.
Ma nel calcio, si sa, non sempre a vincere è chi ha giocato meglio, e per questo Tesser ed i suoi non possono festeggiare del tutto la comunque bella prova messa in campo.
La serata di gala ha preso il via con il match fra Bolzano ed Inter. Un’Inter mascherata quella schierata da Salsano, con gran parte del gruppo a Londra con Mancini e con i soli Toldo, Cordoba, Veron, Zanetti, Recoba e Cruz a formare un 11 per il resto colmo di Primavera. T’aspetti una passeggiata dei nerazzurri ed è invece il Bolzano a sorprendere i più blasonati avversari con una partenza micidiale.Gazzetta è alle prese ancora con una rosa incompleta, i vari Lucchini, Celia, Cosa ed Olivari possono far sorridere un Murano che dovrà portare solo qualche ritocco.
Ed è proprio Lucchini a far impazzire la svogliata difesa nerazzurra. Prima con un gol di rapina al 7’ su assist di Olivari e poi con un doppio dribbling e successivo diagonale che solo grazie ad un super Toldo non regala il doppio vantaggio ai biancorossi. Da lì in poi l’Inter assume l’iniziativa e l’asse Veron - Recoba - Cruz ribalta l’incontro.L’ariete argentino pareggia di testa al 10’, sbaglia da due passi pochi istanti dopo il raddoppio su invito del «Chino», prima che il giovane Ravasi sigli il gol vittoria su indecisione di Cima.Si passa al match clou, un Tesser applaudito dal «suo» pubblico del Druso schiera il 4-3-3 con interpreti da campionato. Lopez, Canini, Bega e Agostini la linea a quattro dietro, Budel in regia, Conti a sostegno e Gobbi a fare quasi da trequartista in fase offensiva. Davanti Suazo con Langella ed un Esposito, in grande spolvero, sulle fasce. L’Inter risponde con un 4-4-2 con Recoba esterno di centrocampo, Cruz davanti e la coppia Zanetti - Veron al timone.Parecchi sudamericani in campo, il clima è quello della partita vera.
Più squadra questo Cagliari, disciplinato tatticamente ma con l’estro per far male. Ed è subito spettacolo al 3’, con Conti che mette in profondità per Esposito che fulmina in anticipo Cordoba e batte Toldo con uno splendido diagonale di collo destro che fa scattare in piedi il pubblico del Druso. L’Inter cerca di reagire ma il Cagliari non soffre anche se in difesa la musica cambia rispetto alla qualità in avanti. Tomasig non compie grossi sforzi, deve però inchinarsi al 18’ quando Recoba regala il «gioiello» che da solo vale il prezzo del biglietto. Sinistro a girare da venti metri su punizione a togliere le ragnatele da sotto l’incrocio. Ancora applausi ma non è finita.
Gli animi si scaldano, i colpi duri vanno anche oltre il lecito e Romeo deve ammonire Zanetti, Langella ed Esposito per sedare gli animi. Langella colpisce il palo con Toldo battuto, Suazo sfiora il vantaggio con un destro in corsa. Si va ai rigori: Suazo centra il palo, Cruz non fallisce. L’Inter incassa il malloppo ed il trofeo.Nel match di chiusura il Cagliari imbottito di Primavera supera un Bolzano con molti rincalzi per 2-1. Capone e Canini a segno per i sardi, di Masè il gol bandiera per un Bolzano degno sparring partner.
"ALTO ADIGE " Lunedì 01 Agosto 2005
Basile e gli under di scuola Juve sono più di una certezza.
Bolzano è già pronto a strafare. Dopo le convincenti uscite contro la Samp l’inter e il Cagliari domani a Laranza la sfida con la Roma
di Andrea Anselmi
BOLZANO. Nelle prime amichevoli il nuovo Bolzano del presidente Murano e di mister Gazzetta ha fornito indicazioni incoraggianti circa la caratura della squadra. D’accordo, è pur sempre calcio d’estate non pienamente attendibile. Ma rimanere imbattuti per quasi un tempo contro la Sampdoria e riuscire ad andare a segno sia contro l’Inter che contro il Cagliari non capita a tutti. Il nuovo organico biancorosso appare sulla carta completo in ogni reparto e qualitativamente omogeneo. La squadra è stata rinnovata con molti nuovi innesti, ma la conferma della “colonia veneta” (Cima, Salviato, Bertotto e Lucchini) garantisce una certa continuità al buon lavoro svolto nella scorsa stagione, al termine della quale la squadra ha tagliato da programma il traguardo della salvezza. Nella stagione entrante, invece, si punterà su obiettivi più prestigiosi. L’innesto di giocatori di esperienza come Celia, Toccoli, Valenti e Olivari ha elevato il tasso tecnico e la maturità della formazione. Indovinato appare anche l’ingaggio dell’ultimo arrivato, Salvatore Basile. Il centrocampista di Crotone è giovane (22 anni), ma ha alle spalle esperienze importanti in campionati professionistici (C1 e C2) con Catanzaro e Crotone. Nelle amichevoli di lusso con Sampdoria, Inter e Cagliari, Basile ha dimostrato di essere quel centrocampista di qualità, con chiara predisposizione alla regìa, che al Bolzano serviva dopo la rinuncia a Brustolin. È evidente anche il potenziamento del reparto offensivo, tallone d’Achille nella passata stagione. Masè ha dimostrato di voler riscattare l’ultima stagione in chiaroscuro a Trento. Anche Cosa è fortemente motivato, mentre Lucchini - già punto di forza - è ormai una garanzia. Non dispiace anche il giovane Scaratti, ma più di lui si sono messi in luce gli under di scuola Juve, Ghione, Minici e Perri, tutti e tre classe 1987. Insomma, il presidente Murano ha fondati motivi per essere soddisfatto e fiducioso. «I primi responsi del campo sono indubbiamente positivi - commenta - I “nuovi” si sono inseriti rapidamente e con sorprendente facilità. Stiamo gettando le basi per creare un gruppo solido ed omogeneo». Fra i nuovi innesti ha impressionato Basile. «È il centrocampista di qualità che ci mancava. E pur essendo molto giovane può esibire un curriculum di tutto rispetto, avendo alle spalle campionati di C1 e C2. Nella scorsa stagione, invece, ha militato in serie D, prima nel Cosenza e poi alla Scafatese. Ma oltre all’acquisto di Basile, meritano una sottolineatura anche gli innesti di Celia, Masè ed Olivari, che si sono subito integrati nella squadra con piglio da leader. Ma fra i nostri fiori all’occhiello ci sono anche i giovani di scuola Juve, tutti davvero molto bravi». Presidente, ci sarà spazio per qualche altro ritocco? «Dopo il ritiro valuteremo se inserire un paio di altri giovani classe 1986. Per il resto siamo al completo». Domani per il Bolzano altra amichevole di lusso, a Laranza (ore 17), contro la Roma.
"ALTO ADIGE " Mercoledì 03 Agosto 2005
E alla fine del ritiro chiamate pure Roma 3-1
Nell’ultima partita il Bolzano tiene testa a Totti & C. che in serata sono tornati a casa
di Massimiliano Bona
SIUSI. Un Bolzano tignoso e ben disposto in campo ha tenuto testa per oltre un’ora ad una Roma in ritardo di condizione e con problemi di amalgama. Cassano ha dato nuovamente l’impressione di volersi estraniare dal gioco, mentre il portiere Curci ha commesso un’altra papera dopo quelle contro il Panathinaikos. Nel Bolzano promozione a pieni voti per Cima, Bertotto, Olivari e Celia.
Come era accaduto anche in occasione delle precedenti uscite della Roma il pubblico ha risposto numeroso nonostante una fastidiosa pioggerellina nella mezz’ora precedente l’incontro. Rispetto alla partita contro il Panathinaikos Spalletti ha mischiato le carte in tavola schierando solo parte dei titolari (Curci, Cufrè, De Rossi, Montella, Mancini e Cassano) nel primo tempo e gli altri nel secondo (capitan Totti, Panucci, Chivu, Kuffour e Taddei). Unico grande assente l’attaccante di colore Nonda, che tanto bene aveva fatto contro l’Herta Berlino.
Il Bolzano ha risposto con un undici particolarmente agguerrito soprattutto nel primo tempo, durante il quale non ha certo sfugurato sotto il profilo atletico e tattico. Cima, in porta, si è confermato una garanzia. La difesa è stata ben diretta da «Lupo» Toccoli con Ghione in marcatura e Armah pronto a rilanciare l’azione sui (rari) ribaltamenti di fronte. Nella zona nevralgica del campo sono da sottolineare l’ordine imposto da Celia, la dinamicità di Bertotto sull’«out» di sinistra e la spinta di Olivari. Masè in attacco è risultato, troppo spesso, isolato. I biancorossi hanno disputato una partita umile e disciplinata, nella quale sono riusciti ad annullare, grazie alla grande applicazione, l’indiscutibile gap tecnico. Il Bolzano del secondo tempo è piaciuto un po’ meno, anche perchè sono rimasti in campo solo quattro titolari. Al centro della difesa (al posto di Toccoli) ha fatto una buona figura Franzoso, mentre in avanti Ottofaro e Cosa non sono riusciti quasi mai a graffiare. Apprezzabile, per la grinta, il giovane Marcolini in difesa.
Ma veniamo alla cronaca di una partita piuttosto ricca di occasioni da rete. Il primo affondo, al 5’, è della Roma, ma Cima fa buona guardia. I giallorossi faticano incredibilmente a far girare la palla. Il solo Ferrari, quando l’azione parte da dietro, sembra in grado di impostare il gioco. In mezzo al campo Dacourt si impegna ma fatica, mentre De Rossi si vede decisamente meno rispetto al match contro il Panathinaikos. Al primo vero affondo la Roma riesce a passare in vantaggio: cross dalla sinistra di Cufrè e incornata vincente, da distanza ravvicinata, di capitan Montella. Il Bolzano si fa vedere per la prima volta alla mezz’ora con una conclusione da fuori di Celia. Il pareggio giunge, inatteso, al 32’: Celia e Bertotto riescono a strappare il pallone all’incerto laterale giallorosso Scurto ed il secondo fredda con un rasoterra un titubante Curci (forse tradito dall’erba) in uscita. L’impressione è che a questa Roma, per puntare in alto, serva un estremo difensore con maggiore esperienza ed in grado di dare sicurezza a tutto il reparto. Nel finale di tempo Olivari salta due volte Cufrè, ma poi non riesce a proseguire degnamente l’azione.
Nel secondo tempo, dopo la consueta girandola di sostituzioni, cambiano gli equilibri in campo a favore della Roma. Capitan Totti, volenteroso ma appesantito, calcia clamorosamente alto sopra la traversa con la porta sguarnita. Il raddoppio giallorosso è opera, di lì a poco, del giovane primavera Cerci, che ha il merito di credere in un’azione che pareva essersi ormai conclusa con un nulla di fatto. La Roma aumenta la pressione e fallisce clamorosamente un’altra rete a porta vuota con Taddei. Il definitivo 3-1 viene firmato dall’altro giovane Corvia, sulla cui conclusione Cima non può nulla.
Nel finale di partita da rimarcare un pizzico di stizza da parte di Cosa, che ha rimproverato il compagno Ottofaro, «reo» di passare davvero di rado il pallone.
BOLZANO - ROMA: 1 - 3
BOLZANO: Cima (24’ st Psenner), Armah, Ghione (1’ st Valenti), Toccoli (1’ st Franzoso), Minnici (1’ st Marcolini), Bertotto (1’ st Prossliner), Olivari, Salviato (1’ st Cosa), Lucchini (1’ st Ottofaro), Celia, Masè (1’ st Scaratti). Allenatore: Gazzetta
ROMA: Curci (16’ st Pipolo), Scurto (1’ st Panucci), Cufrè (1’ st Sartor), Dacourt (1’ st Aquilani, 25’ st Rosi), Ferrari (1’ st Chivu), Bovo (1’ st Kuffour), Mancini (1’ st Greco), De Rossi (1’ st Corvia), Montella (1’ st Taddei), Cassano (1’ st Totti), Galasso (1’ st Cerci). Allenatore: Spalletti
ARBITRO: Salati
MARCATORI: Nel primo tempo 25’ Montella, 32’ Bertotto; nel secondo tempo 14’ Cerci, 23’ Corvia
NOTE: Un migliaio di spettatori presenti al campo di Laranza.
Foto dalla prima pagina del "Corriere dell' Alto Adige"- 03.08.05
"ALTO ADIGE " Giovedì 04 Agosto 2005
IN CASA BOLZANO
BOLZANO. Martedì, nella positiva partita del Bolzano contro la Roma (3 a 1 il risultato finale in favore dei giallorossi), i biancorossi hanno schierato in campo nella ripresa l’ultimo acquisto della società. Si tratta di Luca Ottofaro, classe ’86, attaccante di fascia destra proveniente dalla formazione Primavera del Chievo Verona. Consigliato a Murano da Maurizio Costanzi, responsabile tecnico del settore giovanile del Chievo Verona, Ottofaro in passato ha già avuto occasione di mettersi in mostra in regione. E più precisamente nel 2003, quando proprio con il Chievo vinse il “Beppe Viola”, segnando anche la rete decisiva nella partita d’esordio contro l’Arco vinta per 1 a 0. La scelta di venire a Bolzano è stata forse dettata, oltre che dagli ambiziosi programmi della società, anche dalla vicinanza con il fratello Christian, in forza al Trentino.
Ottofaro avrà comunque modo per conquistare la stima dei compagni. Di lui si parla molto bene, sia tecnicamente che dal lato umano.
Dall’amichevole con la Roma il Bolzano è uscito con la convinzione rinforzata di poter disputare una stagione da protagonista. Gli innesti in squadra di giovani talentuosi come Minnici e Ghione, le prestazioni convincenti dei vari Bertotto, Olivari, Celia e dello stesso bolzanino Franzoso, un Cima già formato ”saracinesca” permettono a mister Gazzetta di lavorare con serenità in vista dell’inizio delle ostilità. E in campo si è visto proprio il Bolzano che piace a Gazzetta, spigoloso e grintoso, tatticamente già ordinato e ben disposto in campo. Ora bisognerà aspettare il primo confronto con formazioni di pari livello per capire il vero valore della squadra. E l’occasione prossima sarà il memorial Oriano Lombardi, il triangolare che si giocherà l’11 agosto a Bolzano e che vedrà la partecipazione della formazione Primavera dell’Inter e dell’Ittiaod Club, una delle formazioni più blasonate dell’Arabia Saudita.
"ALTO ADIGE " Venerdì 05 Agosto 2005
BOLZANO. La partita amichevole fra il Bolzano ed il Lecce prevista per oggi non si giocherà. La formazione pugliese infatti per motivi contingenti è stata costretta ad anticipare di un giorno la sua partenza per il rientro in Puglia e così è sfumata l’amichevole prevista.
Il Bolzano ha rimediato organizzando per questo pomeriggio allo stadio Druso (inizio 16.30), un incontro in famiglia fra le due formazioni che saranno denominate Bolzano A e Bolzano B.
Forse, nel quadro della preparazione un incontro così è da accogliere positivamente. L’ allenatore Gazzetta potrà infatti schierare ogni giocatore nel suo ruolo e, dato l’organico di ben ventidue giocatori esclusi gli juniores, farli giocare tutti per 90 minuti. Sarà un’occasione ottima per verificare lo stato di forma e le caratteristiche di ognuno.
«In questa prima fase della preparazione - ci spiega mister Gazzetta - ho avuto grande disponibilità da parte di tutti, vecchi e nuovi. Dalle amichevoli che abbiamo disputato ne esce una squadra che ha dato segnali importanti. Tatticamente hanno giocato tutti molto bene, ottima soprattutto la fase difensiva».
C’è qualche giocatore che l’ha impressionata?
«Quello che più mi ha impressionato è il movimento del collettivo. Tutti sono stati bravi e attenti a capire come muoversi».
I giovani?
«Si sono integrati subito, anche perché sono stati aiutati dai più esperti, ed anche questo è un aspetto positivo da sottolineare, ad entrare rapidamente nella mentalità giusta. Hanno dimostrato finora grande personalità».
Ora cosa si aspetta dalla squadra?
«Tutte queste amichevoli oggi in un certo senso condannano questi giocatori. Sono stati autori di prestazioni anche troppo positive che ora vanno confermate».
Li condannano in un certo senso a vincere, come vorrebbe Franco Murano?
«Il presidente vive sempre sull’entusiasmo. Per ora vede gli sforzi della società gratificati. Come qualità d’insieme siamo superiori all’anno scorso anche perché tutti hanno avuto la possibilità di fare la preparazione senza infortuni o problemi di altro tipo».
Per il campionato cosa si aspetta?
«Difficile fare un pronostico. Penso che come minimo riusciremo a migliorare la prestazione della scorsa stagione, ma non voglio porre limiti al miglioramento».
"ALTO ADIGE " lunedì 8 agosto 2005
Un Bolzano ambizioso fa rotta verso i playoff
Gazzetta è ottimista: «Con una difesa come la nostra possiamo puntare in alto»
Il mister biancorosso è contento della “rosa” messagli a disposizione dal presidente Murano
di Andrea Anselmi
BOLZANO. Se uno come mister Gazzetta, solitamente cauto nei giudizi, si lascia andare a commenti quasi entusiastici sull’organico a sua disposizione, significa che il nuovo Bolzano nasce sotto buoni auspici e che le sue ambizioni di playoff nella prossima serie D sono fondate.
Mister Gazzetta, terminata la prima parte della preparazione estiva che impressioni ha ricavato dal nuovo organico a sua disposizione?
«Non nascondo la mia soddisfazione. Nelle tante amichevoli di lusso contro formazioni di serie A abbiamo evidenziato una ottima organizzazione di squadra, confermando la nostra solidità difensiva, già punto di forza nella scorsa stagione. Ma da qui in avanti dobbiamo dimostrare di essere in grado di imporre anche il nostro gioco».
I nuovi acquisti hanno favorevolmente impressionato per la velocità di inserimento. È d’accordo?
«Sì, ma la cosa non mi sorprende, perché abbiamo scelto giocatori fatti e finiti che sono nel pieno della loro maturità tecnico-tattica. Ad elementi dell’esperienza di Toccoli, Valenti, Celia, Olivari e Basile - tanto per fare qualche nome - basta poco per capire cosa l’allenatore vuole da loro. In questa squadra non mancheranno di certo i giocatori di personalità, che per numero e qualità sono decisamente superiori a quelli della scorsa stagione».
E i giovani?
«Tutti evidenziano qualità molto interessanti, ma nessuno di loro ha avuto esperienza diretta nella categoria che andrà ad affrontare, mentre gli under della scorsa stagione avevano tutti o quasi già giocato in serie D. Ma la cosa non mi spaventa, perché con l’aiuto dei “vecchi” capitani da Salviato - sempre più leader di questa squadra - cresceranno in fretta».
È contento del fatto che il presidente Murano le abbia messo a disposizione una “rosa” ampia?
«E chi non lo sarebbe. Come dice Capello, non sentirete mai un allenatore lamentarsi perché ha 40 giocatori a disposizione. A me ne bastano 20-21, cioè quelli che siamo attualmente. In tutti e tre i reparti - difesa, centrocampo e attacco - ho una vasta gamma di scelte, e soluzioni in quantità. In ogni ruolo c’è una alternativa. È quello che volevo».
La difesa sarà ancora il punto di forza?
«Diciamo che è già adesso una garanzia. Con quattro centrali come Toccoli, Salviato, Franzoso e Valenti posso dormire sonni tranquilli».
Il centrocampo?
«Spendo parole di elogio per Luca Celia, il centrocampista che ogni allenatore vorrebbe perché sa abbinare quantità e qualità. Anche Basile e Olivari sono due innesti molto importanti».
E l’attacco, nella scorsa stagione tallone d’Achille della squadra?
«Si è potenziato notevolmente e sono pronto a scommettere che Masè farà un gran campionato. Ha qualità e temperamento».
Meglio il girone veneto o quello emiliano-lombardo?
«In quello veneto possiamo ritagliarci grandi soddisfazioni. Ma anche in quello emiliano, più qualitativo, possiamo fare bene».
I PETALI DELLA ROSA
Portieri: Lorenzo Cima, Patrick PSENNER (1986)
Difensori: Giampaolo Salviato, Flavio TOCCOLI (dall’Arco), Demis Franzoso, Paolo VALENTI (dal Castiglione delle Stiviere), Matteo GHIONE (1987 - dalla Berretti Juventus), Albert Armah (1986), Andrea Marcolini (1985)
Centrocampisti: Manuel Prossliner (1985), Mattia Bertotto (1985), Luca CELIA (dal Trentino), Salvatore BASILE (dalla Scafatese), Rocco MINNICI (1987 - dalla Berretti Juventus), Gianbattista OLIVARI (dal Trentino), Luca OTTOFARO (1986 - dal Chievo Verona)
Attaccanti: Francesco COSA (dalla Benacense), Andrea Lucchini, Matteo MASE’ (dal Trentino), Cesare SCARATTI (1986 - dall’Alto Adige), Pasqualino PERRI (1987 - dalla Berretti Juventus)
Allenatore: Ennio Gazzetta
NB: in maiuscolo i nuovi acquisti
"ALTO ADIGE " giovedì 11 agosto 2005
Arrivano i figli dello sceicco
A contrastare l’Al-Ittihad, l’Inter Primavera e il Bolzano
di Andrea Anselmi
BOLZANO. Le notti magiche dell’estate 2005 del pallone non sono ancora finite, a Bolzano. Dopo aver ospitato le amichevoli di Inter e Roma, questa sera – con inizio alle ore 19 – il «Druso» manda in scena un triangolare di lusso. Anzi da sceicchi, vista la presenza della squadra saudita dell’Al-Ittihad Club che contenderà al Bolzano e alla Primavera dell’Inter il trofeo «Memorial Lombardi».
L’Al-Ittihad Club, in ritiro a Mezzana in Val di Sole, è la società più blasonata dell’Aurabia Saudita e allo stesso tempo la più facoltosa, come testimonia il recente ingaggio dell’attaccante della Sierra Leone, Mohamed Kallon, ex attaccante dell’Inter che il Monaco - ultima società di appartenenza del giocatore - ha girato in prestito alla formazione saudita.
Nell’Al-Ittihad hanno giocato di recente altri calciatori di livello mondiale, come ad esempio l’argentino Ortega. Nelle file della formazione dell’Arabia Suadita hanno militato anche alcuni giocatori italiani, fra i quali si ricordano Gelsi, Baccin e l’ex genoano Ruotolo.
Ad arricchire l’invidiabile palmares dell’Al-Ittihad, che nel 2004 ha fatto l’accoppiata campionato-Champions League asiatica, ha contribuito anche un allenatore italiano, ovverossia Beppe Dossena, ex giocatore del Torino e della Samp scudettata.
Oltre agli arabi, il «Druso» ospiterà ancora le maglie nerazzurre dell’Inter. Ma questa volta a scendere in campo sarà la formazione Primavera. I giovani nerazzurri sono subentrati alla prima squadra nel ritiro di Riscone di Brunico, un soggiorno che terminerà domani.
Ma la curiosità degli sportivi locali è anche quella di vedere all’opera il nuovo ed ambizioso Bolzano del presidente Murano e di mister Gazzetta. La squadra biancorossa ha ben impressionato nelle prime uscite stagionali, nelle quali Cima e compagni si sono misurati con formazioni di serie A, facendo bella figura e perdendo i confronti di stretta misura, con l’orgoglio di essere andati a segno in tutti e tre i match contro Inter, Cagliari e Roma.
Del rinnovato (e potenziato) Bolzano è piaciuta soprattutto la solidità difensiva, ma le note positive sono arrivate anche dalla rapidità d’inserimento dei nuovi acquisti e dalla già buona organizzazione di gioco.
Rispetto alla scorsa stagione, mister Gazzetta può contare su un organico più ampio e ricco di alternative in ogni ruolo, per effetto di un calibrato mix fra giovani e giocatori esperti.
Le amichevoli sin qui disputate dal Bolzano hanno anche permesso di intuire quelli che sono gli orientamenti di Gazzetta in merito alla formazione “tipo”. Davanti a Cima, la difesa appare solida ed equilibrata con Salviato e Toccoli al centro e Ghione e Armah sugli esterni.
A centrocampo Celia appare intoccabile. Al suo fianco Gazzetta ha sin qui utilizzato con frequenza il promettente giovane di scuola Juve Minnici, con Olivari (a destra) e Bertotto (a sinistra) sulle corsie laterali.
In attacco, infine, la coppia titolare dovrebbe essere quella composta da Lucchini e dall’ex aquilotto Masè.
Ma le alternative non mancano e sono di buon livello, se si pensa a Valenti e Franzoso in difesa, a Basile e Prossliner a centrocampo e a Cosa, Scaratti e Perri in attacco.
" ALTO ADIGE " venerdì 12 agosto 2005
Il «bidone» degli sceicchi, ma non di petrolio
Al «Druso» non c’è l’annunciata Al-Ittihad ma l’under 18 del Monaco 1860
di Andrea Anselmi
BOLZANO.Il «Memorial Lombardi» non è cosa per sceicchi, ma per Francesco Cosa. Il forfaitdegli arabi dell’Al-Ittihad ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Ma la serata è stata comunque addolcita dalle due vittorie del Bolzano e dallo show del bomber pugliese, che ha marchiato a fuoco il successo biancorosso nel torneo con due gol contro la Primavera dell’Inter ed uno contro l’under 18 del Monaco 1860.
La ricca estate 2005 del pallone ci ha offerto una scorpacciata calcistica per tutti i gusti, ma solo per palati fini. Prima l’Inter, poi due volte la Roma con l’intermezzo del triangolare organizzato dal Bolzano che oltre al ritorno di Veron e compagni ha ospitato anche l’amarcord di Tesser, alla guida del Cagliari.
E dulcis in fundo Bolzano voleva accogliere ieri sera gli sceicchi arabi, rappresentati dalla squadra di punta dell’Arabia Saudita, ovvero quell’Al-Ittihad Club che nel recente passato è già stata meta del dorato preponsionamento calcistico di giocatori italiani (Baccin, Ruotolo e Gelsi) e stranieri (Ortega). Ma l’Al-Ittihad Club, che vanta un palmares da far concorrenza alla Juventus, è stata anche una delle primissime panchine di Beppe Dossena.
La formazione dell’Arabia Saudita, che quest’estate ha scelto Mezzana in Val di Sole come sede del suo ritiro, si è regalata poche settimane fa un attaccante di fama internazionale, ancora molto lontano dall’età del pensionamento calcistico. Stiamo parlando dell’ex interista Mohamed Kallon.
Al «Druso» la squadra degli sceicchi doveva essere la principale attrazione della serata. E già si pensava di vedere in tribuna i caratteristici copricapo kefiah e gli altrettanto distintivi abiti lunghi kaftani degli arabi.
Ed invece sul tappeto verde del Druso, anziché Kallon ed i figli calciatori degli sceicchi, si scorgono ragazzoni alti e biondi (quasi albini) di teutoniche fattezze. Si tratta della squadra under 18 del Monaco 1860, neoretrocesso dalla Bundesliga. L’Al-Ittihad ha dato forfait all’ultimo momento («il patròn-sceicco è arrivato in ritiro a Mezzana nella tarda serata di mercoledì e ha annullato senza motivazioni plausibili tutte le amichevoli della squadra araba, sulla cui presenza noi contavamo molto», spiega un giustamente indispettito presidente Murano».)
Ad affrontarsi per primi, sotto la pioggia, nel triangolare del «Druso» sono quindi la Primavera dell’Inter e il Bolzano, che mister Gazzetta schiera con una formazione mista di titolari e prime alternative, fra le quali Francesco Cosa, smanioso di conquistarsi un posto fisso ed autore, al 3’, del primo gol della serata con caparbia azione in area di rigore e sinistro velenoso ad insaccare. L’attaccante pugliese si ripete al 9’ con magistrale punizione a «giro» di sinistro. Cosa show. Gazzetta prende nota, compiaciuto. Nel Bolzano, privo di Basile, Lucchini e Olivari, piacciono la sicurezza di Toccoli in difesa, l’autorevolezza di Celia in mezzo al campo in coppia con l’interessante under di scuola Juve Minici e la persistente pericolosità di Cosa in attacco. Il Bolzano si aggiudica il primo incontro per 2-0.
Nella seconda partita da 45’ del triangolare si affrontano Inter Primavera e Monaco 1860 under 18. I nerazzurri passano per primi in vantaggio con De Siguera, ma poi i tedeschi rimontano di prepotenza e si aggiudicano il confronto per 2-1.
Per decidere la squadra vincitrice del torneo bisogna ricorrere dunque alla terza partita, nella quale il Bolzano affronta l’under 18 del Monaco 1860. Biancorossi sempre guidati in attacco da Cosa, che al 14’ segna di testa il terzo gol della sua serata da leone. I tedeschi pareggiano poco dopo su rigore, ma poi c’è il «golazo» di Prossliner a regalare partita e trofeo al Bolzano.
I TABELLINI
Fc Bolzano 1996 - Inter Primavera 2-0
Bolzano (4-4-2): Psenner; Valenti, Franzoso, Toccoli, Armah; Ottofaro, Minici, Celia, Bertotto; Masé, Cosa. All.: Gazzetta
Prim. Inter: Tornaghi, Semenzato, Fautario, Capelloni, Valmy, Bonucci, Aloè, Belaid, Germinale, Desiguera, Lombilà.
Reti: 3’ e 9’ Cosa (Bz)
Inter - Monaco 1860 u.18 1-2
Inter Primavera: Piazza, Semenzato, Fautario, Capelloni (23’ Ravasio), Valmy, Aloè, Belaid, De Siguera (23’ Senatore), Germinale (23’ Kyeremateng), Cesaro, Diarrà
Fc Bolzano 1996 - Monaco 1860 under 18 2-1
Bolzano (4-4-2): Cima; Valenti, Franzoso, Toccoli (30’ Marcolini), Ghione; El Audi, Salviato, Celia, Prossliner; Scaratti, Cosa. Allenatore: Gazzetta
NRETI: 14’ Cosa, 22’ Lunz (rig.), 32’ Prossliner
Serie D: il campionato di serie D inizierà l’11 settembre, quindi con una settimana di ritardo rispetto al programma stilato in origine. La composizione dei gironi sarà resa nota venerdì 19 agosto, mentre la pubblicazione dei calendari avverrà venerdì 26 agosto. Il primo turno di Coppa Italia, infine, è in programma domenica 28 agosto e domenica 4 settembre
" ALTO ADIGE " Lunedì 22 agosto 2005
AC BOLZANO La «rosa» biancorossa vuole fiorire
La squadra di Gazzetta insegue una stagione ricca di soddisfazioni
di Andrea Anselmi
BOLZANO. Dopo la vittoria nel triangolare «Memorial Lombardi», mister Gazzetta ha concesso quattro giorni di riposo ai giocatori del Bolzano. Ma da domani si torna a lavorare sodo in vista dei primi impegni ufficiali di quella che vuole essere una stagione ricca di soddisfazioni.
Il nuovo Bolzano, rinnovato in buona parte rispetto alla scorsa stagione ma sempre imperniato sulla “colonia veneta” di mister Gazzetta, ha sinora convinto e lasciato intravedere potenzialità superiori alla squadra che, non senza qualche affanno, ha raggiunto la salvezza nello scorso campionato di serie D. Il nuovo organico appare più ampio e meglio strutturato. Non solo.
Rispetto alla passata stagione la “rosa” è dotata di un bagaglio di esperienza nettamente superiore per effetto degli innesti di giocatori calcisticamente maturi e navigati nella categoria. Ma entriamo nel dettaglio analizzando reparto per reparto.
La difesa. Già punto di forza nello scorso campionato, dove era risultata la seconda meno battuta del girone emiliano-lombardo, si è ulteriormente rinforzata. Determinante la riconferma di Salviato, mentre la partenza di Cassol è stata adeguatamente rimpiazzata dall’arrivo di Flavio Toccoli, che in regione non teme confronti per affidabilità ed esperienza nella categoria sulla scorta dei suoi eccellenti trascorsi a Mezzocorona ed Arco. Ma anche Valenti è un elemento di indiscutibile valore, senza dimenticare Franzoso, che è qualcosa di più di una semplice alternativa.
Con quattro centrali di questo spessore Gazzetta può dormire sonni tranquilli. Salviato-Toccoli dovrebbe essere la coppia titolare, con l’ormai affidabile Armah a sinistra ed il giovane Ghione, under 18 di scuola Juve, a destra.
Il centrocampo. La rinuncia a Brustolin, accasatosi a Belluno non avendo trovato l’accordo per il rinnovo con il Bolzano, sembrava inizialmente poter indebolire la mediana biancorossa. Ma l’arrivo di Celia, concentrato di quantità e sagacia tattica, e l’ingaggio di Basile, centrocampista di qualità con trascorsi professionistici, non hanno lasciato spazio ai rimpianti. A definire la batteria degli interni è poi arrivato Minici, giovane (classe 1987) centrocampista “bonsai” della Juve che ha sin qui favorevolmente impressionato per visione di gioco e personalità. Sugli esterni ballottaggio a destra fra l’under Ottofaro e l’esperto Olivari, scelta subordinata nella distribuzione dei quattro under dall’utilizzo o meno del baby Minici in mediana, mentre a sinistra l’ottimo Bertotto non teme concorrenza, anche se Prossliner è una valida alternativa.
L’attacco. Lucchini, top-scorer nella scorsta stagione con 9 reti, è il punto fermo. È una seconda punta, ma all’occorenza (e nello scorso campionato l’ha dimostrato ampiamente) può anche ricoprire il ruolo di prima punta. Al suo fianco si alterneranno Masè e Cosa. Il primo è smanioso di riscatto dalla stagione in chiaroscuro vissuta a Trento, mentre il secondo ha voluto fortemente giocarsi la grande chance della serie D dopo diverse stagioni da protagonista in Eccellenza. Motivazioni che hanno positivamente pungolato l’attaccante pugliese, già in grande spolvero nelle prime settimane di ritiro come hanno dimostrato le tre reti messe a segno nel «Memorial Lombardi».
Ma all’occorrenza c’è la possibilità anche in attacco di giocarsi la carta dell’under, da scegliere fra l’ex Alto Adige Scaratti (1986) e il bomber tascabile di scuola Juve, Perri (1987).
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